Avvertimento Moody’ s sulle banche italiane: sotto osservazione il giudizio di 16 istituti
Banche italiane nel mirino. Dopo le pesanti perdite in Borsa, gli istituti finanziari tricolori hanno subito come se non bastasse una bacchettata da Moody’s. L’agenzia di rating ha annunciato ieri a mercato chiuso di aver messo sotto osservazione il giudizio di 16 banche per un possibile downgrade. Tra queste, Banco Popolare, Carige, Intesa Sanpaolo e Mps. Outlook in calo invece su altri 13 istituti, tra cui Credem, Creval e Ubi. Il provvedimento segue la decisione analoga sul rating sovrano adottata venerdì scorso, oltre a quella di qualche giorno fa sulle società partecipate dal Tesoro (Eni, Enel, Finmeccanica, Terna e Poste).
“I rating di queste banche sono sensibili anche a un lieve cambiamento nel merito di credito del governo e nelle sue capacità di sostenere gli istituti di credito nazionali”, si legge nella nota diffusa da Moody’s nel tardo pomeriggio di ieri. Un concetto ribadito anche da Jean-Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea: in generale, le sorti delle banche sono legate con doppio nodo a quelle del debito nazionale, visto che sono le principali finanziatrici attraverso gli acquisti dei titoli di Stato.
E proprio su questa idea si sono scatenate ieri le vendite sui titoli finanziari di mezzo mondo. Nel panorama europeo, Piazza Affari è stata la peggiore (-2,73%) insieme a Madrid (-2,77%), per il peso che hanno le banche su questi indici. Per quelle italiani, poi, occorre considerare la debolezza derivante dalle operazioni di aumento di capitale in corso. Ubi Banca è stata infatti tra le più colpite dalle vendite (-5,2%), seguita a ruota da Mps (-5,2%).