Autostrade: Gros-Pietro risponde a Di Pietro, “nessun divieto ai costruttori”
"Non esiste alcune legge o norma che imponga l'esclusione dei costruttori dal capitale della società concessionaria". Gian Maria Gros-Pietro, il presidente di Autostrade, sceglie la strada della chiarezza e in un'intervista rilasciata a La Repubblica parla così dei margini di manovra sui contenuti industriali dell'accordo che proietterà Autostrade nell'Olimpo delle società che contano nel Vecchio Continente. "Questa esclusione", riprende, "non viene sancita neanche dalla convenzione, come d'altra parte dimostrano altri casi di concessionarie italiane con i costruttori di capitale: Ferrovial è nella Cremona-Mantova, Gavio nell'Asti-Cuneo, Toto con noi nell'Autostrada dei Parchi". Qualche giorno fa il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, parlando del caso Autostrade-Abertis aveva puntato il dito contro la presenza delle imprese di costruzioni nel capitale di una concessionaria, parlando di violazione dei termini della concessione. Nel capitale del gruppo della catalana Abertis figura la società Acs-Dragados. "Autostrade gestisce il 60% della rete stradale nazionale e se il ministro Di Pietro pone un problema di garanzia del pluralismo nell'assegnazione dei lavori, noi siamo disponibili a proporre soluzioni", ha aggiunto in un altro passaggio dell'intervista.