Autostrade: Atlantia in lieve rialzo dopo apertura Conte a proposta transattiva. Confindustria: ‘lasciamola lavorare’
Focus sul titolo Atlantia, che alle 12.38 ora italiana avanza dello 0,60% circa%, a 22,20 euro. Focus sia sull'apertura del premier Giuseppe Conte nei confronti di una eventuale proposta transattiva da parte della società, sia sull'intervista rilasciata al Corriere della Sera dall'AD di Atlantia, Carlo Bertazzo, che ha paventato il peggio nel caso di una revoca della concessione:
"Sarebbe una catastrofe per tutti - ha avvertito Bertazzo - Verrebbe distrutta un'azienda che ha fatto la storia dell'Italia, con oltre settemila dipendenti e un piano d'investimenti di 14 miliardi. Se dovesse succedere, Aspi farebbe un default da dieci miliardi, con una forte perdita per le famiglie italiane, che detengono 750 milioni di euro di un'obbligazione retail, per Cassa Depositi e Prestiti e la Banca Europea degli Investimenti che hanno 2 miliardi di euro, e per numerosi obbligazionisti italiani e internazionali. Sarebbe pesantemente colpita anche Atlantia, che garantisce cinque di questi dieci miliardi".
Intanto gli analisti di Banca Akros, che hanno sul titolo un rating 'Accumulate', mettono in evidenza come le parole di Bertazzo confermino la volontà dei vertici di Atlantia di trovare un accordo con l'esecutivo M5S-PD.
A loro avviso, "un accordo tra il governo italiano e la società è possibile e le trattative sono ancora in corso". Banca Akros ha un target price, su Atlantia, di 25 euro, a fronte dei 22,07 euro a cui Atlantia ha terminato la sessione della vigilia, e cita il margine di rialzo e di ribasso pari a + o -13,3%, riportando le stime di Reuters e di Bloomberg.
Arriva anche la dichiarazione del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia:
"Lasciamo lavorare l'azienda, se ha una proposta da fare, e il Governo in termini di confronto, purché non diventi una scelta ideologico-politica".
"Il premier Conte ha detto che se arriva una proposta della società è doveroso valutarla. Abbiamo detto da tempo che deve essere una scelta nel merito e nell'interesse del Paese".
"Sarebbe una catastrofe per tutti - ha avvertito Bertazzo - Verrebbe distrutta un'azienda che ha fatto la storia dell'Italia, con oltre settemila dipendenti e un piano d'investimenti di 14 miliardi. Se dovesse succedere, Aspi farebbe un default da dieci miliardi, con una forte perdita per le famiglie italiane, che detengono 750 milioni di euro di un'obbligazione retail, per Cassa Depositi e Prestiti e la Banca Europea degli Investimenti che hanno 2 miliardi di euro, e per numerosi obbligazionisti italiani e internazionali. Sarebbe pesantemente colpita anche Atlantia, che garantisce cinque di questi dieci miliardi".
Intanto gli analisti di Banca Akros, che hanno sul titolo un rating 'Accumulate', mettono in evidenza come le parole di Bertazzo confermino la volontà dei vertici di Atlantia di trovare un accordo con l'esecutivo M5S-PD.
A loro avviso, "un accordo tra il governo italiano e la società è possibile e le trattative sono ancora in corso". Banca Akros ha un target price, su Atlantia, di 25 euro, a fronte dei 22,07 euro a cui Atlantia ha terminato la sessione della vigilia, e cita il margine di rialzo e di ribasso pari a + o -13,3%, riportando le stime di Reuters e di Bloomberg.
Arriva anche la dichiarazione del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia:
"Lasciamo lavorare l'azienda, se ha una proposta da fare, e il Governo in termini di confronto, purché non diventi una scelta ideologico-politica".
"Il premier Conte ha detto che se arriva una proposta della società è doveroso valutarla. Abbiamo detto da tempo che deve essere una scelta nel merito e nell'interesse del Paese".