Auto: crescita immatricolazioni frena in Europa, negativa in Germania. FCA batte ancora il mercato
Nel mese di giugno, le immatricolazioni di auto sono cresciute del 2,1%, con FCA e Toyota che hanno riportato i risultati migliori. Le vendite, nell’area Ue-Efta, si sono attestate a 1,54 milioni di veicoli, rispetto a 1,51 milioni di unità dello stesso periodo dello scorso anno. Il trend rimane di crescita, ma visibilmente in frenata rispetto al balzo +7,6% del mese di maggio.
In generale, stando a quanto risulta dai dati dell’ACEA che ha diffuso i numeri, nel primo semestre del 2017 le immatricolazioni sono aumentate del 4,6% a 8,46 milioni.
Si conferma il successo di FCA, le cui immatricolazioni sono balzate del 7,9%. Il podio spetta però a Toyota, che ha riportato l’incremento più solido, facendo +12,9%.
Daimler al terzo posto con +4,2%. Volkswagen ha continuato a fare i conti con i problemi relativi allo scandalo delle emissioni diesel e ha assistito a un aumento delle vendite del 2,7%, scontando il rialzo di appena +0,5% delle vendite del marchio core omonimo e il calo dell’1,4% delle immatricolazioni di Audi.
Le rivali PSA Peugeout Citroen e Renault hanno fatto rispettivamente +3,9% e +3%, mentre la divisione Opel di General Motors ha assistito a una flessione di ben -6,9%, in attesa di essere acquistata da PSA.
A livello regionale, i risultati delle vendite si sono mostrati contrastati. Le immatricolazioni sono scese infatti nei due principali mercati di auto in Europa, ovvero in Germania e Regno Unito, rispettivamente del 3,5% e del 4,8%. Italia, Francia e Spagna hanno riportato invece una crescita rispettivamente del 12,9%, dell’1,6% e del 6,5%.
FCA: occhio al titolo dopo report Mediobanca
Tornando a FCA, il gruppo automobilistico guidato dall’AD Sergio Merchionne ha battuto nuovamente il mercato: le vendite di giugno sono salite infatti in Europa del 7,6%, rispetto ad appena +2,1% delle immatricolazioni europee. La quota di mercato è avanzata inoltre al 7% dal 6,7% del mese di giugno dello scorso anno.
Nell’intero primo semestre dell’anno, le vendite di FCA hanno segnato un balzo del 10,2% rispetto al +4,7% della media del mercato, con la quota di mercato salita al 7,3% dal 6,9% del semestre del 2016.
Il titolo FCA rimane osservato speciale in borsa, anche in attesa del verdetto dell’agenzia federale Usa per la protezione dell’Ambiente, l’EPA, riguardo al caso delle emissioni diesel inquinanti di alcuni veicoli venduti negli Usa. L’azione, scambiata sul Ftse Mib, ieri ha segnato un recupero allungando sopra la soglia di 10 euro.
FCA è scattata in avanti anche sulla scia di un report di Mediobanca Securities – che ha citato Bloomberg – da cui risulta che il colosso dell’auto avrebbe riavviato la produzione dei pick-up Ram diesel ordinati negli Stati Uniti, in attesa della decisione dell’Epa. Decisione che non dovrebbe essere troppo negativa, visto che FCA ha deciso di riavviare la produzione dei veicoli al centro delle polemiche. E in sua attesa, nel migliore degli scenari gli analisti di Mediobanca ritengono che le quotazioni di FCA abbiano un margine di rialzo fino a +20%.
FCA ha guadagnato quasi +8% in un mese, riportando un rialzo di circa +20% in sei mesi e di oltre +75% in un anno. Il massimo dell’anno è stato testato a 11,1237 lo scorso 15 febbraio, mentre il minimo è stato di 8,29 circa il 12 gennaio del 2017.
L’azione apre all’insegna della debolezza nella sessione odierna, e alle 9.06 circa ora italiana segna un ribasso -0,29%, a 10,44 euro.