Aussie in corsa nonostante taglio tassi Rba
Prova di forza del dollaro australiano dopo la decisione della Reserve Bank of Australia di tagliare i tassi di interesse. Il cosiddetto aussie si è portato fino a 1,047 rispetto al dollaro Usa rispetto a quota 1,0425 a cui viaggiava prima dell’annuncio della Rba. Non lontani i massimi a oltre 2 mesi toccati settimana scorsa a un soffio da 1,05. La banca centrale di Canberra ha formalizzato il taglio dei propri tassi di interesse in linea con le previsioni degli analisti dal 3,25 al 3%, sugli stessi livelli a cui erano stati portati nel 2009 al picco della crisi finanziaria globale. “Guardando al futuro – ha detto oggi Glenn Stevens, governatore della Rba – con il mercato del lavoro in affanno, ci sono le condizioni per contenere la pressione sul costo del lavoro”.
La mossa della Rba, sottolineano questa mattina gli esperti di CMC Markets, è in risposta ai dati macro deboli e per calmierare le quotazioni del dollaro australiano che stanno danneggiando le esportazioni del paese.
Prosegue intanto la discesa del franco svizzero sui mercati valutari. Il cross euro/chf si è portato stamattina sopra quota 1,21 chf, sui massimi a 6 settimane. la discesa veloce della divisa rossocrociata è iniziata ieri dopo che Credit Suisse Group e Ubs hanno annunciato l’attuazione di misure quali tassi di interesse negativi e tassazione temporanea per chi intende detenere depositi in franchi. Misure volte a far fronte all’eccessiva domanda per il franco. Credit Suisse ha invitato la propria clientela a mantenere saldi di cassa più bassi possibili per evitare di incorrere in interessi negativi. Ubs invece in una nota ha preannunciato che intraprenderà azioni correttive per mezzo di una commissione temporanea nei casi in cui si evidenzia una raccolta netta sui conti sopra di una certa soglia.