Aussie ben comprato dopo Rba
Sembra allontanarsi la possibilità di nuovi tagli del costo del denaro in Australia e la valuta locale ne beneficia dando seguito al rally di settembre. L’aussie, nome con cui viene comunemente identificato il dollaro australiano, si è spinto oltre quota 0,94 rispetto al dollaro Usa. Lo scorso mese l’aussie ha messo a segno un balzo del 4,7%, miglior saldo mensile del giugno 2012.
Oggi la Reserve Bank of Australia ha lasciato invariati i propri tassi di interesse confermandoli al 2,5%. La decisione è allineata alle previsioni degli analisti. L’istituto centrale di Canberra ha rimarcato nella nota di accompagnamento all’annuncio sui tassi che un dollaro australiano più debole rispetto ad aprile aiuta a riequilibrare la crescita dell’economia. Commento che si discosta da quanto detto un mese fa quando la Rba sottolineava che il tasso di cambio può “deprezzarsi ulteriormente nel tempo”.
Il concretizzarsi dello shutdown negli Stati Uniti, ossia lo stop a tutti i servizi governativi definiti “non essenziali”, ha acuito la debolezza del dollaro statunitense sul mercato valutario. In particolare gli investitori hanno continuato a dirigersi verso le valute rifugio con il franco svizzero che ha rivisto i massimi a 19 mesi sul biglietto verde. Il cross dollaro/chf questa mattina è sceso fino a un minimo sotto la soglia di 0,90 (0,8993) per la prima volta dal febbraio 2012.