L’aussie avanti tutta su buoni segnali da economia
Dollaro australiano ancora in evidenza grazie alle buone indicazioni arrivate dall’indice sui prezzi delle case in Australia. Il cosiddetto aussie si è spinto questa mattina fino a quota 0,9037 rispetto al dollaro usa, livelli che non vedeva da circa un mese. Il dollaro australiano è in salita di quasi l’1% rispetto all’euro (eur/aud sceso a 1,513) con Morgan Stanley che ha consigliato proprio di comprare la valuta australiana contro l’euro alla luce della divergenza di prospettive di inflazione e politica della banca centrale.
L’indice sui prezzi delle case in Australia ha segnato nell’ultimo trimestre del 2013 un balzo del 9,3% su base annua, ossia il maggiore aumento dal 2010, con un +3,4% rispetto al trimestre precedente (consensus era +3%). Indicazioni positive anche dall’indice sulla fiducia delle imprese australiane salito a gennaio a quota 8 punti dai 6 del mese precedente. Si tratta del primo rialzo degli ultimi 4 mesi.
Cresce intanto sui mercati l’attesa per il discorso che il neo presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, terrà oggi (alle 16 ore italiane) davanti alla commissione servizi finanziari della Camera per il rapporto semestrale sulla politica monetaria. “L’aspettativa condivisa dalla maggioranza degli osservatori e analisti è che la Yellen continuerà a mantenersi dovish, o accomodante che dir si voglia, sulle prossime mosse che l’istituto centrale di Washington intenderà intraprendere” afferma Davide Marone di Fxcm. “I dati di venerdì sul mercato del lavoro negli Stati Uniti sono stati in chiaroscuro, con qualche presupposto positivo e dunque anche diversi aspetti deludenti ed è ben noto come la policy della Fed sia direttamente interconnessa alle dinamiche del fronte occupazionale – aggiunge Marone – E’ per questo motivo che quelle che sono le attese circa ulteriori riduzioni del Quantitative Easing, riduzioni per ora estrinsecatesi per un ammontare di 10 miliardi al mese, si sono raffreddate e la yellen potrebbe precisare quanto effettivamente il tapering sia legato al benchmark del tasso di disoccupazione”.