Aste Btp 3 e 7 anni in arrivo, pronta anche l’emissione del cinquantennale
Dopo il sold-out dell’ultima asta del primo semestre, giovedì 11 luglio il Ministero dell’Economia e delle Finanze tornerà subito in azione con l’emissione di due Btp a media-lunga scadenza, senza titoli extra lunghi alla luce della riapertura del Btp a 50 anni. In agenda l’asta di Btp a 3 e 7 anni per massimi 5,5 miliardi di euro. Nel dettaglio, è prevista l’emissione del Btp triennale con scadenza 15 luglio 2022 (ISIN: IT0005366007) per un range compreso tra 2,5 e 3 miliardi di euro (cedola annuale dell’1%) e il Btp a 7 anni (ISIN: IT0005370306), con cedola del 2,10% e scadenza 15 luglio 2026 all’interno di un intervallo di offerta di 2-2,5 miliardi. Le aste di metà mese prenderanno il via domani con il collocamento del Bot annuale offerto per 6,5 miliardi di euro.
I tassi dovrebbero segnare un calo rispetto a quelli di assegnazione di un mese fa in virtù della discesa dei rendimenti nelle ultime settimane, fino ai minimi dal 2016 toccati lo scorso 4 luglio al tasso del Btp 10 anni sotto l’1,6%. Sponda importante dalla Bce che è pronta a mettere in atto nuove misure di stimolo monetario, in particolare un taglio dei tassi che potrebbe arrivare già un una delle prossime due riunioni in programma a fine luglio e a settembre. A tutto ciò si aggiunge la conferma che il Governo italiano è riuscito a evitare la procedura d’infrazione dell’Unione europea.
Riapertura del Btp a 50 anni
Il Tesoro non intende lasciarsi sfuggire l’attimo propizio sul mercato obbligazionario annunciando ieri in serata che incrementerà l’ammontare di un Btp di durata cinquantennale che aveva lanciato sul mercato per la prima volta nel 2016 e che non era mai più riuscito a incrementare dal lontano gennaio 2018.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha così affidato a un gruppo di banche (Citigroup, Deutsche Bank, Goldman e UniCredit) il mandato per l’operazione di riapertura via sindacato del Btp a 50 anni, cedola 2,80% e scadenza 1° marzo 2067 (ISIN IT0005217390). Tale operazione è coerente con quanto contemplato nelle Linee Guida per la Gestione del Debito Pubblico 2019, che prevedono, relativamente all’unico titolo Btp sulla scadenza a 50 anni, la possibilità che le successive riaperture possano avvenire sia tramite asta che tramite sindacato.
La transazione verrà effettuata nel prossimo futuro in relazione alle condizioni di mercato. Nell’ultimo periodo l’effetto del calo dello spread tra Btp e Bund ha permesso allo Stato di cogliere finanziamenti a tassi convenienti. Oggi il differenziale di rendimento tra il decennale tedesco e italiano si attesta a 210 punti base dai 217 del finale di seduta. In parallelo, il tasso del Btp scende a 1,72% da 1,79% dell’ultima chiusura.