Asta Btp: tassi ai nuovi minimi storici, aumenta il tesoretto da calo spread
Riscontri decisamente positivi dall’asta Btp tenuta oggi dal Tesoro italiano con i Btp a 10 e 5 anni collocati ai nuovi tassi minimi storici. Collocati complessivamente 7,5 miliardi di Btp (5 e 10 anni) e Ccteu. Il range di offerta era tra un minimo di 6 e un massimo di 7,5 mld. Nel dettaglio sono stati assegnati 2,75 miliardi di euro di titoli quinquennali con un rendimento medio di assegnazione sceso all’1,62% dall’1,84 dell’asta di aprile, con un rapporto di copertura di 1,38 dall’1,3 precedente. Venduti anche tutti i 3 miliardi di Btp a dieci anni, le cui richieste sono state pari a 3,949 miliardi, ad un tasso sceso al 3,01% dal 3,22% della precedente asta di aprile.Si tratta del nuovo minimo dall’introduzione dell’euro. Il bid to cover è stato di 1,32 dall’1,3 precedente. Collocati anche 1,75 miliardi di Ccteu al 2019 con un rendimento all’1,38% in aumento di 6 punti base rispetto all’asta di aprile, con un bid to cover di 1,50.
Si conclude quindi il trittico di aste di fine mese che ieri aveva visto il Tesoro collocare 6,5 miliardi di euro di Bot a 6 mesi al rendimento medio dello 0,492%, in flessione rispetto allo 0,594% dell’asta di Bot semestrali tenuta a fine aprile e nei pressi dei minimi storici dello scorso febbraio (0,455%).
Da calo spread sponda a riduzione spese interessi su debito
Discesa del rendimento su tutto l’arco della curva dei tassi che continua a contribuire al calo del costo di finanziamento del debito, ossia della spesa per interessi sul debito pagata dall’Italia. L’interesse medio pagato dall’Italia sulle emissioni in questi primi 5 mesi del 2014 è dell’1,6% circa rispetto al 2,28% dell’intero 2013 quando la spesa complessiva per interessi sul debito era scesa a 84 miliardi rispetto agli 86,7 mild del 2012. Per quest’anno la previsione del DEF 2014 di aprile è di 82,55 miliardi, ma il recente calo dello spread tornato in area 160 pb, se confermato su base annua, dovrebbe consentire un risparmio ancora maggiore della spesa per interessi.
Discesa del rendimento su tutto l’arco della curva dei tassi che continua a contribuire al calo del costo di finanziamento del debito, ossia della spesa per interessi sul debito pagata dall’Italia. L’interesse medio pagato dall’Italia sulle emissioni in questi primi 5 mesi del 2014 è dell’1,6% circa rispetto al 2,28% dell’intero 2013 quando la spesa complessiva per interessi sul debito era scesa a 84 miliardi rispetto agli 86,7 mild del 2012. Per quest’anno la previsione del DEF 2014 di aprile è di 82,55 miliardi, ma il recente calo dello spread tornato in area 160 pb, se confermato su base annua, dovrebbe consentire un risparmio ancora maggiore della spesa per interessi.