Asia giù in scia a Wall Street – PRIMA NOTA
Si è estesa anche ai mercati asiatici l’ondata di ribassi che venerdì ha interessato i mercati statunitensi, dove Nasdaq e Dow Jones hanno chiuso in ribasso del 2,64% e lo S&P500 in calo del 2,56%.
Agiscono i timori di un rallentamento economico globale, ufficializzati nel fine settimana dal G7: “La recente turbolenza dei mercati, gli alti prezzi del petrolio e la debolezza del mercato immobiliare Usa – si legge in un comunicato del gruppo dei sette grandi – porteranno probabilmente a una moderazione dell’espansione globale”.
Ribassi superiori ai due punti percentuali si segnalano sulle piazze di Hong Kong, Seoul, Taipei e Singapore. Il Nikkei 225 giapponese ha chiuso la giornata con una flessione del 2,24%, che ha portato l’indice al valore più basso delle ultime 4 settimane. Sul mercato giapponese particolarmente accentuata la flessione delle società a spiccata propensione esportatrice. E’ il caso di Toyota e Nintendo, con ribassi che superano rispettivamente il 2 e il 3 per cento. Il titolo della casa automobilistica è sceso durante la seduta fino a toccare il minimo degli ultimi 14 mesi. E’ arretrato con decisione anche il titolo Komatsu (-3,4%), la società che contende a Caterpillar lo scettro di leader nel settore delle macchine per movimento terra. Venerdì la società statunitense ha rivisto verso il basso le stime di utile per 2007 e 2008. A Hong Kong sono invece finanziari come Bank of China o Hsbc a subire le perdite maggiori.
Perdite relativamente contenute, a circa due ore dalla chiusura per Shanghai, con l’indice Composite in calo dell’1,10 per cento.