E’ ancora effetto Draghi, euro pronto a violare al ribasso muro di 1,10
Finale d’ottava con ancora la retromarcia inserita per l’euro. La divisa unica europea cede oggi lo 0,8% rispetto al dollaro Usa con cross eur/usd a 1,1018 sui minimi da inizio agosto. Già ieri l’euro/dollaro era sceso violentemente di oltre due figure in scia alle parole di Mario Draghi che ha fatto intendere che nella prossima riunione del 3 dicembre l’istituto centrale europeo è pronto a mettere mano alla propria politica monetaria potenziando gli sforzi per contrastare l’aumento dei rischi al ribasso su crescita e inflazione. Sul tavolo il possibile ampliamento del piano di QE ma anche un ulteriore taglio dei tassi sui depositi. Draghi si è infatti soffermato sull’ipotesi di ulteriore riduzione del tasso sui depositi (attualmente pari a -0,20%), aggiungendo che questa ipotesi è stata discussa già nel corso del meeting di ieri.
“La nuova presa di posizione della BCE offre supporto al nostro scenario di ulteriore discesa del cambio sotto quota 1,10 verso 1,05-1,04 EUR/USD“, commenta oggi Asmara Jamaleh, economista di Intesa Sanpaolo esperta in mercati valutari. “Al momento non rivediamo al ribasso il profilo atteso del cambio oltre il breve – prosegue l’esperta di Intesa sanpaolo – ma i rischi verso il basso sull’euro sono comunque aumentati. Il punto chiave sarà se la Fed alzerà i tassi a dicembre o deciderà invece di rinviare la svolta all’anno prossimo“.