Alitalia, aumenta la perdita trimestrale
La vicenda Alitalia torna sotto i riflettori. Un rosso da 215 milioni di euro prima delle imposte con un peggioramento di 62 milioni di euro rispetto al precedente esercizio (pari a 152 milioni di euro), principalmente riconducibile al forte incremento del costo del carburante. È il bilancio sempre più preoccupante quello emerso ieri alla fine del consiglio di amministrazione (cda) fiume della compagnia di bandiera italiana, chiamato ad approvare i conti del primo trimestre 2008.
Guardando sempre ai risultati finanziari, sono scesi anche i ricavi del traffico nei primi tre mesi del 2008 pari a 954 milioni di euro con una riduzione di 43 milioni (-4,3%) rispetto al precedente esercizio in scia a una flessione dei ricavi passeggeri essenzialmente riconducibile alla riduzione della capacità offerta. Mentre la posizione finanziaria netta al 31 marzo 2008 è stata pari a 1.351 milioni di euro con un peggioramento rispetto al 31 dicembre del 2007 di 191 milioni di euro.
Il board dell’aerolinea di via della Magliana, che durante i primi novanta giorni del 2008 ha preso atto dell’addio dei francesi di Air France-Klm, ha preso in considerazione e “ha apprezzato con favore la comunicazione” pervenuta da Bruno Ermolli, il consulente incaricato dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di formare la cordata italiana per rilevare Alitalia. Il cda ha poi aggiunto di rimanere “in attesa di una circostanziata manifestazione di intenti che si mostri coerente con le citate indicazioni di contesto per convenire l’avvio della richiesta due diligence”.
Inoltre, il consiglio di amministrazione presieduto dal giustista Aristide Police ha ulteriormente rinviato la cooptazione di un amministratore al fine di completare la formazione dell’organo amministrativo in attesa che possano essere manifestate le attese indicazioni in proposito da parte dell’azionista di riferimento. Trai nomi che circolano da qualche tempo, c’è quello di Mario Resca, che ha già manifestato la sua disponibilità, nonostante le condizioni economiche in cui versa il gruppo romano, ad assumere il ruolo di amministratore delegato.
Intanto, si torna a parlare del tanto discusso prestito ponte. La Commissione europea ha concesso all’Italia una proroga di 10 giorni, fino al 30 maggio, per rivere da Roma le spiegazioni relative alla legittimità del prestito da 300 milioni di euro varato dal Governo precedente in favore della compagnia di bandiera nostrana. Una data entro la quale dovrebbe essere arrivato a Bruxelles il nuovo commissario ai trasporti, l’italiano Antonio Tajani.