Alitalia: accordo fatto con Etihad, agli arabi andrà una quota del 49%
Le due compagnie aeree procederanno già dai prossimi giorni alla finalizzazione della documentazione contrattuale, che includerà le condizioni concordate. Il perfezionamento dell’operazione è soggetto alle approvazioni delle competenti autorità Antitrust.
“Ieri sera c’è stato un importante incontro con le banche e con i principali azionisti, in un clima positivo e nel quale si sono fatti passi avanti decisivi. E’ sempre più chiaro che questo matrimonio s’ha da fare, perché è ormai evidente a tutti che si tratta di un forte investimento industriale con concrete prospettive di sviluppo per la nostra compagnia”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, nel giorno dell’annuncio dell’intesa tra Alitalia e Etihad per l’ingresso degli arabi nel capitale con una quota del 49%. Lupi ha aggiunto che presto con il ministro del lavoro Poletti incontrerà i sindacati per fare il punto sulla vicenda esuberi. “Sono sempre stato e continuo a essere fiducioso nel buon esito dell’operazione”, ha concluso Lupi.
Rimane nodo esuberi
Tra i principali nodi dell’accordo per l’ingresso della compagnia araba in Alitalia ci sono proprio i 2.251 esuberi chiesti da Etihad. Tagli che riguarderanno 1.084 unità del personale di terra, 380 di quello navigante, tra cui 258 assistenti di volo e 122 piloti, e 787 lavoratori in cassa integrazione a zero ore volontaria. I sindacati dopo gli incontri di settimana scorsa si erano detti non disposti ad accettare tali condizioni e hanno chiesto delucidazioni sul piano proposto da Etihad.