A Piazza Affari chiude in lieve ribasso, focus su banche e balzo Iveco

Chiusura in calo per le borse europee, mentre Wall Street peggiora dopo un avvio incerto in scia ai dati macro e alla trimestrale deludente di Amazon. A Piazza Affari il Ftse Mib termina in ribasso dello 0,18% a 37.055,70 punti, con Bper (-7,6%) in coda dopo i conti e l’annuncio dell’offerta pubblica di scambio su Banca Popolare di Sondrio (+5,4%). In forte rialzo Iveco (+21,5%), che ha diffuso la trimestrale e sta valutando uno spin-off del business della difesa.
Diffusi in giornata i dati macro sul mercato del lavoro americano, che mostrano nonfarm payrolls sotto le attese a gennaio, ma anche una forte revisione delle letture di fine 2024, mentre il tasso di disoccupazione si attesta al 4,0%. Dal report sulla fiducia dei consumatori, invece, è emersa un’aspettativa di inflazione al 4,3% tra un anno, in aumento dell’1% rispetto al mese precedente. Nel complesso, i dati rafforzano la visione conservativa della Fed sui tassi di interesse, che rimarranno restrittivi ancora per un po’ di tempo.
In tema di politica monetaria, la Bce ha pubblicato una ricerca aggiornata sul tasso neutrale, individuando un range tra l’1,75% e il 2,25%, ma ha ribadito che si tratta di un concetto poco utile per determinare la traiettoria dei tassi.
Sull’obbligazionario i rendimenti dei Treasury risalgono dopo i dati macro odierni, con il decennale al 4,49% e il biennale al 4,27%. Spread Btp-Bund a 109 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,47% e il Bund tedesco al 2,38%.
Fra le materie prime, il Brent si attesta a 74,4 dollari al barile mentre l’oro si riavvicina ai massimi storici in area 2.870 dollari l’oncia.
Sul forex, l’euro/dollaro cala a 1,034 e il dollaro/yen si stabilizza a 151,4. Fra le criptovalute, il Bitcoin sale oltre i 98.000 dollari.
Per quanto riguarda la prossima settimana, i dati più rilevanti saranno quelli statunitensi sull’inflazione e le vendite al dettaglio, oltre al Pil dell’eurozona. Focus anche sulle tensioni commerciali, dato che lunedì entreranno in vigore i dazi cinesi verso alcuni prodotti statunitensi. Da seguire le trimestrali, con i conti di Unicredit e Banco Bpm a Piazza Affari.