2018: contesto positivo ma non mancano rischi (analisti)
Il 2017 è stato un anno positivo per il mercato italiano, soprattutto in confronto agli altri mercati europei. “Gli indici dedicati alle capitalizzazioni medio-piccole sono stati i migliori, beneficiando dei flussi dei Piani Individuali di risparmio (cosiddetti PIR), vera grande novità del 2017 sui mercati dei capitali nostrani”, ha commentato Stefano Fabiani, Responsabile azionario e Gestione Patrimoniali di Zenit SGR.
“L’avvento dei PIR –continua Fabiani - ha sicuramente aiutato, ma si è inserito in un contesto economico in graduale miglioramento per il nostro paese, come testimoniato anche dal rialzo del rating del debito pubblico italiano da parte di S&P, ed in una congiuntura europea sicuramente positiva”.
Guardando ai prossimi mesi, “possiamo dire che avremo sicuramente un proseguimento dell’effetto PIR, forse anche potenziato dai recenti cambiamenti proposti (ma non ancora approvati) nella legge di bilancio, e che dovremmo poter contare ancora su un contesto economico in rafforzamento”.
Nel caso di scenario economico favorevole, è possibile ipotizzare “un anno ancora positivo per il mercato azionario italiano, seppur con una volatilità maggiore dovuta all’incertezza tipica degli anni elettorali e a valutazioni meno compresse se comparate a quelle dell’anno scorso”.
I fattori di rischio sono rappresentati “dalle dinamiche di revisione degli utili attesi, dal sorgere di nuovi problemi di ricapitalizzazione del sistema bancario italiano, che chiaramente frenerebbero l’erogazione di nuovo credito e dal proseguimento di un percorso di riforme del paese, elemento imprescindibile per mantenere vivo l’interesse degli investitori esteri sui nostri mercati dei capitali”.
“L’avvento dei PIR –continua Fabiani - ha sicuramente aiutato, ma si è inserito in un contesto economico in graduale miglioramento per il nostro paese, come testimoniato anche dal rialzo del rating del debito pubblico italiano da parte di S&P, ed in una congiuntura europea sicuramente positiva”.
Guardando ai prossimi mesi, “possiamo dire che avremo sicuramente un proseguimento dell’effetto PIR, forse anche potenziato dai recenti cambiamenti proposti (ma non ancora approvati) nella legge di bilancio, e che dovremmo poter contare ancora su un contesto economico in rafforzamento”.
Nel caso di scenario economico favorevole, è possibile ipotizzare “un anno ancora positivo per il mercato azionario italiano, seppur con una volatilità maggiore dovuta all’incertezza tipica degli anni elettorali e a valutazioni meno compresse se comparate a quelle dell’anno scorso”.
I fattori di rischio sono rappresentati “dalle dinamiche di revisione degli utili attesi, dal sorgere di nuovi problemi di ricapitalizzazione del sistema bancario italiano, che chiaramente frenerebbero l’erogazione di nuovo credito e dal proseguimento di un percorso di riforme del paese, elemento imprescindibile per mantenere vivo l’interesse degli investitori esteri sui nostri mercati dei capitali”.