Tod’s, il doppio minimo è servito con la conferma della rottura dei 76,70 euro
Quadro tecnico stimolante per Tod’s. Le azioni dell’azienda marchigiana si sono infatti portate ieri in decisa pressione sulle resistenze statiche poste in essere dal massimo intraday dello scorso 14 novembre registrato a 76,70 euro. Il livello menzionato tecnicamente sarebbe stato violato, con la chiusura della seduta di ieri a 76,95 euro. L’esiguità della rottura non permette tuttavia di considerare quello generato da Tod’s come un chiaro segnale d’acquisto, una chiusura di giornata superiore come livelli di prezzo avrebbe fornito maggiori garanzie in tal senso. Tuttavia il titolo del gruppo capitanato da Diego Della Valle vanno monitorate con cura in quanto hanno tra le migliori impostazioni tecniche in potenza tra le società scambiate a Piazza Affari. Con la conferma della violazione di ieri si verrebbe infatti a completare un ampio doppio minimo iniziato a costruire nel settembre 2011. Se il livello resistenziale statico è a 76,70 euro, quello di supporto è individuato dai minimi del 4 ottobre a 60,50 euro e del 20 dicembre a 60,45 euro. A conferma che la pressione dei compratori sia in aumento vi è inoltre la constatazione che già lo scorso 15 febbraio le resistenze di area 76,70 euro furono messe sotto pressione con un massimo intraday a 76,50 euro. All’interno di un quadro tecnico che vede le medie mobili di breve, medio e lungo periodo incrociate in tutti i casi dal basso verso l’alto, significativo in un ottica rialzista è stato il comportamento del titolo Tod’s una volta arrivato in prossimità delle resistenze dinamiche di medio periodo espresse dalla trendline discendente tracciata con i massimi decrescenti del 26 luglio e dell’1 agosto. La compressione cui si è assistito a cavallo tra il 7 e il 13 febbraio ha infatti visto il titolo mantenersi per alcune sedute in prossimità del livello resistenziale in attesa di prendere una decisione se continuare il movimento ascendente iniziato dai minimi del 20 dicembre o se invece invertire nuovamente la tendenza. L’accelerazione oltre le resistenze dinamiche fornite dalla linea di tendenza avvenuta il 14 febbraio ha rotto gli indugi e indirizzato il titolo verso prospettive rialziste di medio termine. Nell’immediato, ipotizzando che il titolo possa leggermente indietreggiare nel breve per ricaricare la spinta long e scaricare alcuni indicatori, da monitorare con particolare attenzione sono i supporti dinamici forniti dalla trendline ascendente tracciata con i minimi del 2 e del 6 febbraio. Transitante a 73,60 euro, la tenuta della soglia sarebbe elemento essenziale per la prosecuzione del movimento rialzista in atto. Il cedimento invece provocherebbe una battuta d’arresto rispetto alle indicazioni d’acquisto che la chiusura di ieri ha portato con sé. Partendo da queste basi, l’implementazione di una strategia long potrebbe essere intrapresa con acquisti a 74,90 euro. Con stop posto al cedimento dei 71,30 euro, il primo target proposto è a 84 euro mentre il secondo è a 90,85 euro.
Riccardo Designori