Tenaris vola sui massimi da febbraio 2023. Quali sono i livelli tecnici da osservare
Il quadro grafico di Tenaris è in via di miglioramento nel breve periodo soprattutto dopo l’annuncio dei risultati dell’esercizio 2023. Il 22 febbraio, infatti, il titolo ha aperto con un poderoso gap up portandosi subito sopra 15,8 euro e poi arrivando proprio il 7 marzo a toccare un nuovo massimo annuo a 17,4 euro, livelli di prezzo che non si vedevano da febbraio dello scorso anno. Nel complesso, il mercato e gli analisti hanno accolto con favore i risultati di Tenaris, sottolineando il significativo superamento delle aspettative in termini di Ebitda e flusso di cassa libero (669 mln vs 483 previsti) per il produttore di tubi in acciaio. Le prospettive future sono anch’esse viste in maniera positiva, con previsioni che suggeriscono performance superiori al consensus. Tornando al grafico, il prossimo obiettivo al rialzo per il produttore di tubi in acciaio si colloca a 17,5 euro, mentre al ribasso il primo supporto si trova a 16,7 euro.
Dal punto di vista algoritmico, l’oscillatore RSI a 14 periodi (l’indice di forza relativa) si trova a 76, in zona di ipercomprato (70), sottolineando la forza delle pressioni rialziste in questa fase di mercato. Cosa vuol dire questo secondo l’analisi tecnica? L’ipercomprato significa che il prezzo è salito rapidamente in poco tempo perché sono entrati molti investitori. Di conseguenza, potrebbe seguire una breve correzione del prezzo. Il quadro positivo è enfatizzato dal titolo che si trova sopra le principali medie mobili: Tenaris si trova distante per il 16% da quella a 200 periodi (linea arancione) e per il 13% da quella a 50 giorni (linea gialla).
Ultimo prezzo: 17,345 euro.
Supporti: 16,765; 15,875 euro.
Resistenze: 17,54; 17,88 euro.
Nel complesso, sulla base delle raccomandazioni raccolte da Bloomberg, Tenaris presenta 9 (56%) visioni rialziste (Buy), 6 analisti (38%) consigliano di mantenere il titolo in portafoglio (Hold) e 1 (6%) suggerisce di vendere (Sell). Il prezzo obiettivo medio è pari a 20,7 euro, che implica un upside potenziale del 19% rispetto alla valutazione attuale di mercato a Piazza Affari.