Tenaris torna alla base, del trading range

Le cattive notizie sono arrivate sui mercati dagli indici manifatturieri. Nel corso della notte europea è stata la Cina a rendere noto un Pmi in discesa per il quinto mese consecutivo mentre stamattina è toccato al Vecchio continente. Il calo è netto a livello europeo, a 47,7 da 49 di febbraio ma spaventa ancora di più l’indice Pmi tedesco a 48,1 da 50,2, tornato dunque al di sotto della soglia che indica espansione dell’economia. La reazione del petrolio è stata immediata con il Brent in calo a 123 dollari al barile e il Wti in area 106 e ha portato, ultimo anello di questa catena, alla caduta dei listini. Particolarmente colpita Tenaris che a Piazza Affari accumula un ribasso superiore al 2 per cento e prolunga il cammino iniziato da area 16 euro, dopo il fallimento del tero tentativo di attacco da metà gennaio, con probabile destinazione l’area di supporto a 14,38 euro. Un livello statico di grande importanza che, oltre ad essere la base del trading-range sviluppato dal titolo a partire dalla metà di gennaio, ha esplicato i suoi effetti sia in qualità di resistenza che di supporto fin dal novembre 2009. Sempre a tale livello si posiziona inoltre il 23,6% di ritracciamento di Fibonacci della salita messa a segno da Tenaris tra il 4 ottobre 2011 e il 12 gennaio 2012 (+81%). La sua caduta avrebbe quindi importanti ripercussioni negative e proporrebbe un ritorno delle quotazioni a 13 euro, livelli di metà dicembre 2011, con stazioni intermedie a 13,92 e 13,61 euro. Chi volesse provare un posizionamento short anticipando l’ingresso, potrebbe posizionare ordini di vendita da 14,84 euro con primo target la base del trading range a 14,38 euro e, su rottura al ribasso, 13,90 e 13 euro. Lo stop loss possibile a 15,18 euro. Per un ingresso sulla violazione di 14,38 euro è invece possibile attendere l’eventuale pull-back.
Alessandro Piu
(22/03/2012)