S&P500: accumulo o esaurimento? Massimi relativi in tensione, mercato attende conferme

Fonte immagine: Istock
L’indice S&P 500 segna da inizio anno una performance contenuta di +1,75%, con un drawdown complessivo dai massimi pari a -21,35%. Un recupero visibile ma ancora fragile, soprattutto in assenza di catalizzatori macro forti. La fase attuale riflette quindi un contesto di ripresa ma ancora con numerose ombre, aprendo quindi a scenari come una pausa di consolidamento prima della ripresa del trend, oppure ad una zona distributiva prima di un nuovo storno.
Il rally dell’S&P 500 ha ritrovato vigore con la rottura della trendline ribassista di breve periodo (in rosso), segnalando un ritorno di momentum positivo dopo il crollo registrato nella prima parte del 2025. Tuttavia, l’indice si trova ora in una fase cruciale: la struttura grafica mostra una configurazione di compressione laterale – simile ad un triangolo – che potrebbe anticipare una fase di accumulazione o, al contrario, di distribuzione. Il breakout di questa figura (in viola) sarà decisivo per determinare la prossima direzionalità dell’indice.
Dal punto di vista tecnico, l’area tra 5.870 e 6.100 punti si configura come una zona di forte resistenza statica e volumetrica, come suggerito anche dal POC del volume profile. In questo intervallo si concentrano infatti importanti scambi di liquidità, a conferma che l’uscita da questa zona potrebbe determinare una nuova price action direzionale.
Ad evidenziare l’incertezza attuale, l’RSI a 14 periodi – pur avendo rotto al rialzo la resistenza dinamica (in verde) e quelle statiche (in viola) – mostra ora una lieve divergenza negativa rispetto alla serie storica dei prezzi. Una rottura rialzista di tale divergenza potrebbe tuttavia fungere da segnale anticipatore per un nuovo sprint direzionale. Viceversa, un rigetto su questi livelli tecnici potrebbe riportare pressione ribassista e spingere l’indice verso i supporti chiave (in nero) a 5.767 e 5.669 punti.
Il breakout dell’attuale fase di congestione si rivela quindi un punto chiave da monitorare: una rottura rialzista aprirebbe lo spazio per l’attacco a potenziali nuovi massimi, mentre una discesa sotto le principali aree di liquidità potrebbe aprire scenari a matrice bearish. Sarà sempre il mercato ad avere l’ultima parola.
Ultimo prezzo: 6.005,89 punti;
Supporti: 5.871 – 5.767 – 5.669 punti;
Resistenze: 6.017 – 6.100 – 6.147 punti.