Analisi operative Pirelli, la ripresa del titolo a rischio frenata

Pirelli, la ripresa del titolo a rischio frenata

27 Novembre 2012 11:25

Viaggia in controtendenza rispetto al Ftse Mib Pirelli, con il titolo che non viene sostenuto a Piazza Affari dall’accordo dell’Eurogruppo sulla Grecia. La ripresa intrapresa dai minimi del periodo registrati lo scorso 16 novembre a 8,025 euro in questo inizio di ottava sembra aver perso di tonicità. A favorire il rallentamento il ritorno del titolo in un’area caratterizzata da alcune resistenze dinamiche e statiche. Il riferimento specifico è al transito nell’intorno compreso tra 8,45621 e 8,5621 euro delle resistenze espresse sul daily chart dalle medie mobili esponenziali di breve/medio e lungo periodo. Quello in atto appare il classico test del cambio di stato. In precedenza, nello specifico fino allo scorso 12 novembre, dette medie avevano svolto il lavoro di supporto dinamico. Sono diventate resistenze da quando, il 13 novembre, i corsi dell’azione hanno incrociato al ribasso le medie. Nella medesima giornata il titolo generò peraltro un ulteriore segnale di vendita. Le perdite accumulate nel corso della seduta portarono le quotazioni a scambiare sotto il valore di transito dei supporti dinamici espressi dalla trendline ascendente tracciata con i minimi del 17 e 24 ottobre. Attualmente la linea di tendenza menzionata transita in area 8,80 euro . La visione ribassista sul titolo è infine avvalorata dalla constatazione che la discesa intrapresa dai massimi dello scorso 31 ottobre a 9,12 euro ha favorito la rottura di diversi significativi supporti statici: nell’ordine quelli posti a 8,40 euro, a 8,33 e 8,175 euro. L’insieme degli elementi tecnici evidenziati nel corso dell’analisi favorisce così una visione ribassista su Pirelli che potrebbe essere implementata con la costruzione di una strategia short strutturata con la vendita del titolo a 8,47 euro. Con stop che scatterebbe in caso di nuove progressioni oltre gli 8,65 euro, il primo target si avrebbe a 8,07 euro mentre il secondo a 7,56 euro.


Riccardo Designori