Pirelli, dalla congestione il seme long del rimbalzo
Scambia in leggero territorio negativo al momento Pirelli, muovendosi in linea con l’andamento del Ftse Mib. Le azioni del gruppo della Bicocca hanno tuttavia messo a segno ieri un segnale di acquisto che potrebbe essere decisivo per la ripresa dei corsi. Le quotazioni delle azioni dallo scorso 8 agosto sono entrate in un’ampia area di trading range, delimitato superiormente dalle resistenze statiche di area 5,95 euro e inferiormente dai supporti statici ereditati dal luglio/agosto 2010 in prossimità dei 4,76/4,80 euro. La flessione intrapresa con la rottura dello scorso 4 agosto della trendline di lungo periodo, tracciata con i minimi ascendenti del 31 gennaio e del 16 marzo 2011. Proprio la strategicità del livello di supporto statico appena menzionato è stato uno degli elementi in grado di arginare il deciso movimento discendente intrapreso dai top dello scorso 8 luglio a 7,75 euro. Il movimento di ieri ha tuttavia portato a un deciso miglioramento tecnico grazie alla chiusura sopra le resistenze dinamiche rappresentate dalla trendline discendente tracciata con i top del 16 e del 28 settembre. A rafforzare lo scenario di fondo anche l’incrocio dal basso verso l’alto della media mobile a 14 periodi e la constatazione che ora il titolo è pronto a sferrare il quinto attacco alla trendline discendente disegnata con i massimi decrescenti del 17 agosto e dell’1 e 15 settembre. Si tratta dell’ultimo ostacolo grafico prima di ottenere la certificazione dalla voglia di invertire il trend ribassista delle ultime settimane. Gli elementi che permetterebbero l’implementazione di una strategia long sono stati ricavati dall’analisi del grafico daily. Anche il chart a 30 minuti va nella stessa direzione, anzi sembra anticipare la conferma buy. In tal senso va la constatazione che ieri è stato completato un doppio minimo iniziato a costruire lo scorso 22 settembre. La figura, tipicamente di inversione, avrebbe un target a 6,27 euro, superiore dunque alle resistenze statiche a 5,935 euro. Partendo da questi presupposti, long a 5,34 euro prevedono lo stop a 4,80 euro mentre hanno nel mirino il primo target a 6,14 euro e il secondo a 6,565 euro.
Riccardo Designori