Piazza Affari: avvio con il piede giusto, focus su Saipem ed Eni

Le principali Borse europee aprono in rialzo nel tentativo di rimbalzo dopo un inizio d’ottava in rosso. Ieri sera è arrivato l’annuncio di Donald Trump di un possibile incontro con il suo omologo cinese Xi Jinping a fine giugno per cercare di migliorare il sentiment del mercato, messo a dura prova dalle ultime minacce sui dazi tra Stati Uniti e Cina.
Ieri la Cina ha minacciato di alzare i dazi su beni Usa per un valore di 60 miliardi di dollari, in risposta all’aumento delle tariffe da parte degli Stati Uniti scattato nella notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana dal 10% al 25%.
Ftse Mib: cerca di risollevarsi e mira ai 20.700 punti
Oggi il Ftse Mib parte in rialzo di circa mezzo punto percentuale riavvicinandosi ai 20.700 punti e cercando di risollevarsi dopo i recenti ribassi. Momento difficile per l’indice italiano che dopo aver infranto la ex trend line rialzista di medio periodo e il livello statico dei 21.483 punti. RSI ha dato un segnale di forte debolezza con il break della trend rialzista e l’oscillatore andato nei pressi dell’ipercomprato.
Il break dei 20.500 punti confermerebbe il sentiment avverso con primi supporti a 20.236 e 20.000 punti. Al rialzo, invece, il superamento dei 21.000 punti aprirebbe la strada verso i successivi target a 21.250 e 21.500 punti.
Saipem: evita il test del supporto importante a 4 euro
Partenza intonata oggi per Saipem che guadagna l’1,3% a 4,12 euro, reduce di un +1,5% messo a segno nella seduta di ieri. Quadro grafico debole per Saipem che, dopo aver fallito il tentativo di break della resistenza statica collocata a 5 euro, ha intrapreso un trend ribassista. Da notare che RSI aveva anticipato il cambio di sentiment con la rottura della trend line rialzista sull’oscillatore. Lungo la discesa sono stati rotti due livelli statici importanti: quello dei 4,56 e poi 4,18 euro. Quest’ultimo coincide con il ritracciamento di Fibonacci del 61,8% di tutto uptrend iniziato a marzo 2018.
Ora il titolo è tornato in area 4 euro dove risiede un supporto importante che se infranto potrebbe provocare una discesa verso i successivi target collocati a 3,84 e 3,78 euro. Per un primo segnale di recupero bisognerà attendere il superamento della resistenza di breve a 4,18 euro per poter aspirare a un graduale recupero verso 4,29 e 4,5 euro.
Eni: tenta di arrestare lo scivolone in area 14,3 euro
Avvio positivo per Eni che avanza dello 0,2% a 14,4 euro, dopo aver archiviato la seduta di ieri in rialzo dell’1,1%. Anche il profilo tecnico di Eni è in peggioramento. Dopo aver rotto in primis il livello chiave dei 16 euro e successivamente la parte bassa del canale ascendente di medio periodo, il titolo ha iniziato a scendere infrangendo diversi supporti importanti come quello in area 15 euro e il ritracciamento di Fibonacci del 61,8% a 14,63 euro.
Ora i corsi stanno fronteggiando il supporto collocato a 14,32 euro che se rotto potrebbe provocare una caduta verso i 14 euro. Si consiglia cautela per un approccio rialzista perché RSI è ancora vicino al livello di ipercomprato. In caso di recupero, il primo ostacolo da superare è quello a 14,62 euro che potrebbe aprire la strada verso i 15 euro.