Parmalat: il pull back è quasi servito, il titolo appare pronto a un nuovo allungo
Viaggia in controtendenza quest’oggi rispetto al Ftse Mib il titolo di Parmalat, con l’azione di Collecchio che lascia sul terreno quasi un punto percentuale. La flessione al momento non incide tuttavia negativamente sul quadro grafico del titolo. L’allungo messo a segno lo scorso 18 marzo è ancora il fattore tecnico che prevale. In quell’occasione l’azione trovò la forza per oltrepassare di slancio le solide resistenze statiche di area 1,90 euro, soglia resistenziale lasciata in eredità dalla serie di top registrati a cavallo tra il 14 gennaio e il 12 marzo del 2013. Oltre alla conferma della violazione avvenuta con la chiusura delle contrattazioni oltre il livello resistenziale menzionato, a corroborare una visione rialzista sul titolo di Collecchio contribuiscono altri fattori tecnici. In primo luogo l’analisi dei volumi, con la violazione che è stata accompagnata da un deciso aumento degli scambi; in secondo luogo dall’analisi delle medie mobili esponenziali del daily chart. Sul grafico giornaliero questa tipologia di resistenza dinamica, sia di breve che di medio/lungo periodo, è stata incrociata positivamente già dal 20 febbraio. Da allora il titolo ha sempre avuto un’impostazione rialzista che ha spinto le quotazioni dapprima a mettere pressione sulle resistenze statiche di area 1,90 euro e successivamente a violare tale soglia. Partendo da questi presupposti e considerando anche la relativa decorrelazione rispetto al Ftse Mib emersa nelle ultime sedute, chi volesse valutare la possibilità di implementare una strategia long su Parmalat potrebbe considerare con favore di porsi in acquisto a 1,917 euro. Con stop che scatterebbe in caso di un ritorno delle quotazioni sotto la soglia di 1,83 euro, il primo target si avrebbe a 2,11 euro mentre il secondo a 2,30 euro.
Riccardo Designori