Nikkei 225, i ribassi della notte spingono allo short di medio
Le vendite che hanno contraddistinto le quotazioni delle Borse asiatiche hanno portato ad un notevole deterioramento grafico del Nikkei 225. L’indice giapponese ha infatti chiuso la seduta sotto i supporti statici di breve posti in prossimità dei 9.405 punti. Il livello menzionato ha visto il paniere registrare due minimi intraday lo scorso 19 aprile e il 24 maggio. E’ stato così completato un testa e spalle ribassista iniziato a disegnare con la gamba rialzista dello scorso 29 e 30 marzo. L’indicazione short assume un significato particolare in considerazione della presenza sul grafico daily di una trendline ascendente di lungo periodo violata al ribasso in occasione delle vendite scatenate dal terremoto. I massimi, quelli con cui è stata identificata sia la spalla sinistra del pattern che la testa, ossia i top dell’1 aprile e del 2 maggio, hanno in definitiva rappresentato il pull back della trendline violata. Non si è trattato di un ritracciamento pulitissimo, anche in considerazione dei numerosi gap lasciati aperti in concomitanza con l’incremento della volatilità e della pesante flessione (oltre il 17%) incamerata con il movimento ribassista del 10/15 marzo. La soglia psicologica dei 10.000 punti, già in precedenza ricca di supporti e resistenze a seconda della provenienza del movimento, ha messo il freno al rimbalzo. Evidenziando infine che venerdì le medie mobili a 14 e 55 sedute presenti sul grafico daily sono state incrociate dall’alto verso il basso, ecco che vi sono diversi elementi di carattere tecnico per implementare una strategia short. Partendo dalle considerazioni dell’analisi, la vendita a 9.405 punti prevede lo stop con nuovi allunghi oltre i 9.745 punti. I target sono individuati invece dapprima a 9.135 punti e successivamente a 8.810 punti, ossia pochi punti sopra l’obiettivo ricavato estendendo completamente al ribasso il testa e spalle menzionato in precedenza.
Riccardo Designori