Lottomatica, la scommessa è al ribasso
Avvio di seduta stabile per Lottomatica, in linea con i dati di febbraio circa la raccolta delle scommesse annunciati ieri dall’agenzia di stampa specializzata Agipronews. In vista dei dati ufficiali che verranno annunciati nei prossimi giorni da AAMS, per ora le stime formulate su dati forniti dagli operatori parlano di una raccolta nello scorso mese di 420,6 milioni di euro, perfettamente in linea con i 420,8 milioni di euro di 12 mesi prima. Confrontando il dato con gennaio 2011 si ha invece un calo del 3,88% rispetto ai 437,6 milioni di euro incassati nel primo mese dell’anno. In uno scenario che ha visto tutti i principali operatori in crescita in termini di raccolta, Lottomatica ha segnato un rialzo del 4,1% arrivando a toccare i 93 milioni di euro. La penetrazione di mercato con i marchi Better e Totosì è così intorno al 22%. L’indicazione è rassicurante ed importante se si considera che nei giorni scorsi era stata riportata una raccolta degli skill games in calo del -4.7% YoY, il primo calo dal lancio del settore. Da un punto di vista tecnico invece i titoli del gruppo guidato da Lorenzo Pellicioli sembrano prossimi a terminare il rimbalzo intrapreso dai recenti minimi di 9,955 euro del 25 febbraio scorso. A favorire il recupero in atto contribuì, oltre alla soglia psicologica dei 10 euro, fu il transito della media mobile a 55 periodi. Tuttavia nel medio periodo il quadro tecnico ha subito un brusco contraccolpo con il cedimento della trendline ascendente ottenuta unendo i minimi del 20 gennaio e del 7 febbraio. La trend in questione è stata rotta in occasione dei ribassi del 21 febbraio e quello in atto appare come il classico movimento di pull back della violazione effettuata. A sostenere questa visione vi sono peraltro altri elementi tecnici: da un lato la constatazione che le azioni sono ormai prossimità all’arcigno scoglio resistenziale rappresentato dal transito a 10,83 euro della media mobile a 200 periodi, dall’altro che il top assoluto di periodo registrato il 28 gennaio a 11,15 euro è combaciato con un nuovo test della trendline discendente di lungo periodo tracciata sul chart settimanale con i massimi decrescenti di metà aprile 2010 e di fine ottobre. In base a questi presupposti è dunque possibile entrare in vendita a 10,65 euro. Con stop a 11,20 euro, i target della strategia proposta sono posizionati dapprima all’altezza della soglia psicologica dei 10 euro e successivamente a 9,60 euro.
Riccardo Designori