Analisi operative Intesa Sanpaolo, solo una veloce ripresa può sostenere il titolo

Intesa Sanpaolo, solo una veloce ripresa può sostenere il titolo

20 Dicembre 2010 10:39

Inizia all’insegna delle vendite la nuova ottava di Intesa Sanpaolo. Il gruppo guidato da Corrado Passera paga anche la decisione del Crédit Agricole, azionista di Ca’ de Sass al 4,8%, di mettere la quota azionaria in suo possesso tra le attività disponibili per la vendita non ritenendola più strategica. Il gruppo francese svaluterà la partecipazione  per  1,25 miliardi e ritirerà il suo rappresentante nel consiglio di sorveglianza. Se queste sono indicazioni di carattere fondamentale, da un punto di vista tecnico la passata settimana ha visto un deciso arretramento delle quotazioni di Intesa. Spostando l’orizzonte temporale dal classico grafico daily a quello di più lungo periodo rappresentato dal mensile si nota come la recente debolezza di Borsa ha portato le azioni in prossimità di una delicata zona spartiacque. Venerdì è infatti stata testata la trendline rialzista di lungo periodo ottenuta unendo i minimi mensili di febbraio 2009, giungo 2010 e novembre 2010. Nel disegnare detta trend non è stato preso in considerazione il low di marzo 2009, periodo di estremo nervosismo e volatilità dei mercati e quindi di modesta importanza grafica. L’eventuale cedimento dalla trend menzionata avrebbe dunque dei risvolti chiaramente negativi per l’andamento borsistico dei prossimi mesi, con possibili allunghi verso i supporti di lungo periodo in area 1,35 euro. Le possibilità che tale scenario si concretizzi sono peraltro aumentate dal fatto che ritornando ad analizzare il grafico daily le azioni hanno già rotto e ritracciato la trendline di lungo periodo disegnata con i minimi del 6 marzo 2009 e dell’8 giugno 2010. In base a queste indicazioni un ritorno sotto i 2 euro, ed in particolar modo sotto gli ultimi supporti di 1,95 euro, farebbe scivolare le azioni verso il primo target di 1,65 euro. Detto che il secondo obiettivo ribassista si colloca a 1,38 euro, la strategia proposta prevede la vendita dal titolo a 2,1225 euro e lo stop a 2,25 euro.


Riccardo Designori