Il rendimento del Treasury Usa a 10 anni prosegue la correzione e torna sui livelli di inizio anno

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L’andamento dei rendimenti dei titoli di stato a 10 anni degli Stati Uniti ha recentemente visto una fase di inversione, con un ritorno a testare supporti rilevanti in area 4,2%, dopo il picco in zona 4,66% del 12 febbraio. La struttura rialzista che aveva caratterizzato la salita fino ai massimi di metà gennaio a 4,8% ha ceduto di fronte a un ritracciamento che ha riportato il rendimento sui livelli precedenti. La fase di indebolimento del trend rialzista si è accentuata con la rottura della trendline ascendente (in blu) che si è verificata il 21 febbraio.
Il rendimento si trova ora al 4,2%, dopo aver testato due livelli importanti: la resistenza a 4,25% e il supporto a 4,14%. La perdita di quest’ultima soglia potrebbe aprire la strada a una discesa più marcata verso i livelli inferiori, con i target ribassisti più significativi a 4% e 3,85%. Un’ulteriore discesa sotto questo livello porterebbe al prossimo supporto cruciale a 3,7%, sui livelli di fine ottobre 2024.
Per quanto riguarda i target al rialzo, se il rendimento dovesse riuscire a superare il 4,25%, dove passa anche la media mobile a 200 periodi), la resistenza successiva si troverebbe a 4,4%, con il prezzo che potrebbe trovare un nuovo slancio, aprendo la strada a un test del 4,5%, dove nei pressi passa anche la trendline ribassista di breve periodo (linea viola) e la media mobile a 50 giorni (linea gialla). Il superamento di questa resistenza dinamica sarebbe in linea con una ripresa del trend rialzista e una possibile continuazione del movimento verso 4,66% e poi i massimi precedenti al 4,8%.
Dal punto di vista degli indicatori tecnici, l’RSI ha recentemente toccato valori inferiori a 40, confermando una condizione di ipervenduto che potrebbe preludere a un rimbalzo tecnico. Tuttavia, l’indicatore non ha ancora mostrato segni di inversione, e si troverebbe sopra la soglia di 30, livello che verrebbe considerato come segnale di eventuale recupero. L’RSI in questo caso potrebbe essere un indicatore di potenziale recupero nel breve termine, ma senza segnali chiari di inversione al rialzo. Il MACD, dal canto suo, conferma la debolezza in atto con la linea principale al di sotto della linea del segnale e la divergenza negativa che suggerisce un momentum ribassista.
Ultimo prezzo: 4,2%.
Supporti: 4,14%, 4%, 3,85% e 3,7%.
Resistenze: 4,25%, 4,4%, 4,5%, 4,64% e 4,8%.