Il Ftse Mib prende fiato, solo sotto 16.000 il quadro si indebolisce
L’indice Ftse Mib prende fiato nell’ultima seduta della settimana, dopo aver infilato otto candele vuote consecutive. Concorre a indebolire il clima di giornata la battuta d’arresto, negli Stati Uniti, sulla strada dell’accordo per evitare il fiscal cliff. L’indice guida di Piazza Affari perde circa mezzo punto percentuale ma si conferma comunque sopra 16.215 punti. Si tratta dell’ultimo livello statico superato mercoledì, costituito dai massimi del 18 ottobre e 5 dicembre, il cui superamento ha permesso il test dell’importante trendline discendente dai massimi del 19 marzo e 14 settembre 2012. Una pausa in corrispondenza di questo importante livello rientra nella normalità. In ogni caso lo scenario del Ftse Mib rimarrebbe sereno anche se l’indice dovesse tornare sotto 16.215 punti. Un primo segnale di indebolimento si avrebbe, infatti, solo sotto 16.000 punti, soglia psicologica dove attualmente transita anche la media mobile a 14 giorni. Tornando al fronte rialzista, chiusure forti sopra la trendline descritta che si trova a passare a 16.440 punti proporrebbero target a 16.695, 16.790 e 17.000 punti. Per impostare strategie al rialzo in base allo scenario descritto, possibile effettuare acquisti in area 16.250 con target 16.400 e successivamente 16.695 e 16.790. Lo stop loss scatterebbe su caduta di quota 16.000.