Ibex 35, gli investitori credono nel recupero
Se il 2010 ha visto l’Ibex 35 scivolare in fondo alla lista dei principali panieri del Vecchio Continente in termine di performance ( con un calo di oltre 17 punti percentuali) analogamente a quanto accaduto ad altre piazze finanziare dei Paesi cosìdetti periferici, il 2011 ha visto un deciso cambio di passo da parte del paniere spagnolo. Il movimento ribassista intrapreso lo scorso 27 dicembre con la rottura della trendline rialzista di breve tracciata con i minimi crescenti del 30 novembre e 17 dicembre ha trovato un valido supporto nella trendline ascendente di lungo periodo. La trend in questione è stata disegnata con i low dell’8 giugno 2010 e del 30 novembre. Il segnale di forza mostrato dal deciso rimbalzo dal livello indicato ha così permesso di portare a termine la costruzione di un doppio minimo. La figura in questione, tipicamente di inversione del trend precedente, è stata formata dal 22 novembre scorso. Il buon esito delle aste nazionali sui titoli di Stato di Portogallo, Spagna e Italia ha infine permesso al paniere iberico di accelerare oltre le resistenze di area 10.230 punti. A questo punto è dunque lecito implementare una strategia long con acquisti all’altezza delle vecchie resistenze appena citate in caso di ritracciamento dopo i corposi rialzi messi a segno negli ultimi giorni. In questo caso lo stop si avrebbe al cedimento della soglia psicologica dei 9.800 punti mentre il primo target è a 10.560 punti. Va tuttavia evidenziato come al momento non vi siano particolari indicazioni grafiche che permettano di individuare concrete resistenze prima della soglia degli 11.000 punti. Tale livello ha da agosto in poi bloccato ogni velleità rialzista dell’Ibex 35. Va segnalato infine come il target del doppio minimo citato nel corso dell’analisi abbia un target, ricavato utilizzando l’estensione di Fibonacci, a 11.235 punti.
Riccardo Designori