Ftse Mib, il Giappone suggerisce lo short di breve
Il disastro apocalittico che sta flagellando il Giappone ha spinto gli investitori a vendere massicciamente i titoli delle società quotate a Tokyo, penalizzando così anche i mercati finanziari globali. Non sfugge a questo nemmeno il Ftse Mib, che ha aperto questa seduta sotto gli importanti supporti statici di 21.700 punti. Violata al ribasso anche la trendline ascendente di medio periodo che ne sosteneva i corsi dal 30 novembre. La trend in questione è stata tracciata anche con il minimo dell’11 gennaio. Ulteriori elementi grafici penalizzano l’andamento del principale paniere di Piazza Affari, tra questi l’incrocio dall’alto verso il basso della media mobile a 55 periodi e l’accelerazione sotto le vecchie e solide resistenze, ora supporti, di area 21.600/21.650 punti. Il livello citato aveva penalizzato i tentativi ascendenti del Ftse Mib per tutta la seconda parte del 2010, in particolare in occasione dei top di agosto, ottobre e novembre. All’interno di questo contesto, vi sono due tipi di strategie contrapposte: la prima prevede il posizionamento short nell’immediato, la seconda va invece in una direzione long nel medio/lungo periodo. Per quanto riguarda il breve termine, le indicazioni giunte dal chart a 30 minuti e la constatazione che dopo giorni di sostanziale lateralità il paniere è scivolato sotto i supporti statici di breve di 21.715/21.730 punti permette di posizionare i propri ordini di vendita proprio all’altezza di 21.700 in caso di rimbalzo intraday. Tale operatività prevede lo stop con allunghi oltre i 21.150 punti mentre ha come target area 20.900 punti, zona ricca di supporti statici e area ove si ha il transito della trendline ribassista tracciata con i top decrescenti del 15 novembre e del 23 dicembre. Fu la violazione rialzista di detta trend, lo scorso 12 gennaio, a imprimere l’accelerazione verso i top oltre i 23.000 punti di inizio 2011. Per quanto riguarda invece la strategia long, l’ingresso è previsto proprio al completamento del pull back della trend citata. Attualmente transitante a 20.800 punti, l’indice vede il transito a 20.875 punti anche della media mobile a 200 periodi. Partendo da questi presupposti è dunque possibile posizionare ordini buy di medio/lungo periodo a 20.850 punti. Con stop in caso di flessioni sotto 20.340 punti, il primo target è a 21.700 punti mentre il secondo è a 22.450 punti.
Riccardo Designori