Ftse Mib e Oro

Ftse Mib
Il nostro indice di riferimento ha subito una brusca flessione e ha perso solo venerdì oltre il 6%, chiudendo la settimana tra i peggiori con un ribasso di quasi il 13% ed oggi la situazione non è diversa segnalando forte incertezza e negatività degli operatori. In particolare, il quadro tecnico è peggiorato con la discesa dei prezzi prima sotto il sostegno a 25.000 punti e poi si è aggravato ulteriormente con il breakout ribassista dell’importante supporto situato a 23.500 punti, livello che aveva sorretto efficacemente i prezzi a maggio e a luglio dello scorso anno. In caso di proseguo della debolezza i prossimi sostegni tecnici si trovano ora in area 21.100 e poi livello psicologico dei 21.000 punti e in caso di violazione di tale livello il prossimo target al ribasso diventerebbe il supporto a 20.900 punti prezzi di novembre 2020. Al contrario, un eventuale recupero vede come prima barriera in area 22.000-22.500 e poi un secondo ostacolo a ridosso dei 23.700 punti. Tuttavia, prima di invertire la tendenza e iniziare una risalita sarà necessaria una fase di riaccumulo sui livelli attuali. La situazione negativa è confermata anche da una posizione dei prezzi al di sotto delle medie mobili a 50 e 200 periodi e dalla posizione short dei principali indicatori direzionali (come il Macd e il Parabolic sar), che confermano una tendenza ribassista di breve, mentre i più reattivi oscillatori (come l’Rsi e lo stocastico) si trovano in forte ipervenduto.
Oro
Dopo un anno di congestione laterale tra i livelli di 1.720 e i 1.830 dollari/oncia, l’oro, sulla scia dei rialzi generalizzati delle materie prime causate dalle tensioni geopolitiche, è riuscito nelle ultime settimane a prendere una direzione riportandosi sopra il tetto dei 1.900 dollari l’oncia. Nelle ultime 2 settimane la performance è stata di quasi il 5% portandosi così a +8% da inizio anno. In caso di prosecuzione dell’incertezza geopolitica e quindi di un probabile proseguo della forza sul bene rifugio per eccellenza, le prossime resistenze di breve sono a 1.997 dollari, e in caso di breakout con volumi e volatilità di tale livello è probabile una prosecuzione delle quotazioni verso i massimi raggiunti nell’agosto 2020 a quota 2.050 dollari/oncia. Al contrario, in caso di una correzione, i supporti statici più importanti sono prima a 1.910 e poi livello psicologico dei 1.900 dollari, ma dal punto di vista tecnico, solo una discesa sotto 1.880-1.870 dollari potrà indebolire la dinamica rialzista di breve. A conferma della tendenza in atto si segnala una posizione dei prezzi sopra le medie mobili principali (50 e 200 periodi) e una tendenza long degli indicatori di tendenza, così come l’RSI che si trova in area di ipercomprato.