Ftse Mib e Nasdaq 100
Ftse Mib
Settimana debole per il nostro indice che ha chiuso la settimana con un rialzo frazionale del 0,33%.
Dopo il tonfo con gap ribassista del 26 di novembre, il Ftse Mib è infatti sceso verso i 25.520 punti prima di tentare un difficile recupero.
La situazione tecnica di breve rimane infatti precaria per il nostro indice e potrebbe essere pericolosa una discesa sotto i 25.500 punti in quanto si potrebbe innescare un’ulteriore flessione dei prezzi con primo target in area 25.300 e un secondo obiettivo a ridosso dell’importante soglia psicologica dei 25.000 punti.
Una prima dimostrazione di forza arriverà soltanto con un ritorno dei prezzi sopra la speed line costruita dai minimi di marzo 2020 e confermata settembre di quest’anno, oltre che con un ritorno sopra i 26.450 punti. Il superamento di quest’area di resistenza potrebbe innescare un veloce recupero con target teorici prima in area 26.800 e in un secondo momento quota 27.000 punti.
Per quanto riguarda il contesto tecnico di medio-lungo pur evidenziando implicazione ribassiste nel breve si segnala una posizione dell’indice al di sopra della media a 200 periodi con una performance di quasi il 17% nel corso del 2021.
Nasdaq 100
Dopo il massimo storico del 22 novembre a 16.650 punti, l’indice americano ha iniziato una fase di debolezza che lo ha condotto fino all’attuale supporto statico di 15.700 punti, livello che coincide anche con la media mobile a 50 periodi.
Il Nasdaq 100 ha chiuso la settimana con un ribasso di oltre il 3% affossato dalla debolezza delle big tech. questa settimana sarà decisiva per un consolidamento dei prezzi, anche alla luce del dato sull’inflazione di venerdì.
L’indice nuovi massimi/nuovi minimi mostra che sempre più titoli sul Nasdaq stanno facendo nuovi minimi a 52 settimane e se si analizzano i rendimenti è facile notare che la performance del 22% da inizio anno è garantita quasi unicamente da 5 titoli: Microsoft, Google, Apple, Nvidia e Tesla
In caso di ulteriori ribassi i supporti da monitorare sono prima 15.500 e se violata al ribasso si complicherebbe la situazione tecnica di breve del Nasdaq con target più profondo a quota 15.140 punti.
Al rialzo solo un recupero della soglia psicologica dei 16.000 punti può cambiare la tendenza ribassista in atto.
L’indice tech statunitense ha concluso la settimana con la formazione di un last engulfing bottom, pattern non ancora confermato di inversione rialzista.
Infine si segnala una posizione dell’indice sopra la media a 200 e sopra trend line rialzista costruita dai minimi di settembre 2020.