Finmeccanica, il contratto israeliano porta in dote un chiaro segnale long
Particolarmente brillante quest’oggi a Piazza Affari Finmeccanica, che con il +9% di rialzo odierno si issa a miglior titolo del Ftse Mib. I titoli del gruppo di Piazza Monte Grappa hanno sfruttato la progressione per interrompere la fase di indecisione che ne guidava i corsi dallo scorso 27 gennaio. In un sol colpo le azioni hanno definitivamente violato al rialzo le coriacee resistenze statiche presenti in area 3,60 euro e quelle dinamiche espresse dalla trendline discendente tracciata con i massimi decrescenti del 27 gennaio e del 9 febbraio. La linea di tendenza in questione, ora transitante a 3,50 euro, rappresentava la parte superiore della flag avente come trendline inferiore la linea di tendenza disegnata con i low del 24 gennaio e del 7 febbraio. A questo punto il movimento ascendente che aveva caratterizzato l’andamento borsistico di Finmeccanica dai minimi dello scorso 16 gennaio sembra pronto a una ripartenza. In questa direzione va anche l’analisi delle medie mobili, con quelle a 20 e 55 periodi incrociate positivamente sul daily chart. Era dal 15 novembre scorso che il titolo non riusciva ad uscire con decisione dall’area resistenziale posta a 3,60 euro. Ad avvalorare le possibilità di riscossa delle azioni vi è un altro elemento tecnico: l’estensione al rialzo del range del movimento rialzista registrato a cavallo tra il 16 dicembre e il 27 gennaio dal punto di rottura della flag menzionata in precedenza ha come obiettivo esattamente la vecchia area di supporto posta nell’intorno 4,35/4,42 euro. Il livello citato coincide con i precedenti minimi storici ripetutamente testati in occasione dei low del 19 agosto, del 13 settembre e del 2 e 3 novembre. Detta soglia fu violata con le vendite iniziate il 9 novembre. Partendo da questi presupposti e annotando come l’accelerazione odierna sia stata accompagnata da elevati volumi, eventuali ingressi in acquisto a 3,65 euro possono essere sfruttati per implementare una strategia long di medio termine. Con stop posto a 3,30 euro, il primo target è a 4,30 euro mentre il secondo è a 4,85 euro. Questo secondo obiettivo grafico punta al completamento del pull back profondo della trendline ascendente tracciata con i minimi del 19 agosto e del 13 settembre, linea di tendenza che fu inizialmente rotta il 2 novembre e cadde definitivamente con la flessione del 15 novembre.
Riccardo Designori