Fiat, sotto 11,62 euro il titolo tira il freno a mano
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In un clima che si preannuncia incerto e nervoso per l’andamento dei listini azionari del Vecchio Continente dopo le brusche chiusure di Wall Street e delle Borse asiatiche, Fiat potrebbe permettere ai ribassisti di sfruttare la debolezza per portare a casa degli interessanti guadagni. Pur evidenziando che il titolo in questione è uno dei più forti dell’ultimo periodo a Piazza Affari, gli investitori potrebbero decidere di vendere le azioni del Lingotto in vista dell’annuncio di domani dei risultati del terzo trimestre. Quest’oggi è stata la volta di Peugeot Citroen: il gruppo transalpino ha alzato i target di utile operativo per il 2010 e ha presentato stime ottimistiche sull’andamento dei principali mercati mondiali dell’auto. Tornando a Fiat, la strategia ribassista proposta si basa su alcuni elementi quali: il recente rally non ha ancora vissuto una fase di naturale correzione; dopo aver toccato la soglia psicologica dei 12 euro il titolo non ha accelerato al rialzo; da alcune sedute le azioni scambiano in un range compreso tra i supporti di breve di 11,62 euro e i top del 13 ottobre a 12,01 euro; sul grafico a 30 minuti si nota la presenza di un potenziale triplo massimo e l’incrocio dall’alto verso il basso delle medie mobili a 14 e 55 periodi. In questo contesto ecco dunque che diventa possibile posizionare il proprio ordine short all’altezza di 11,75 euro. Con uno stop oltre i massimi di periodo, il target iniziale è collocato all’altezza dei primi supporti di 11,10 euro. Vicino anche il secondo target, individuato a 11 euro. Oltre ai supporti statici, i due target dell’operatività troveranno in tale area il transito di due trendline rialziste. La prima di breve periodo costruita con i minimi del 28 settembre a 10,87 euro e del 7 ottobre a 10,95 euro, la seconda di medio periodo ottenuta unendo i minimi del 25 e 31 agosto.
Riccardo Designori