Fiat, l’uscita dal cuneo rialzista potrebbe dare il via alle vendite
L’inizio di giornata positivo per Fiat, sostenuta in tal senso dalla buona intonazione delle Borse europee nelle prime fasi di scambio. Le azioni del Lingotto, reduci dai rialzi di ieri, si trovano ad un bivio: decidere se puntare nuovamente i massimi del 2012 registrati lo scorso 2 febbraio a 4,92 euro o viceversa intraprendere la strada ribassista. A far propendere per questo secondo scenario vi sono alcuni elementi tecnici. Nonostante infatti le indicazioni di medio periodo siano chiaramente rialziste, a riprova basta citare la tenuta a fine novembre degli strategici supporti statici di area 3,30 euro e la violazione il 17 dicembre delle resistenze statiche poste a 4,156 euro, nell’immediato le vendite potrebbero essere favorite dalla violazione avvenuta lo scorso 13 febbraio dei supporti dinamici espressi dalla trendline ascendente tracciata con i minimi del 29 dicembre e del 16 gennaio. Ad avvalorare la consistenza di detta linea di tendenza la constatazione che il titolo ha fermato ieri la sua corsa proprio in prossimità del transito delle nuove resistenze dinamiche. La trendline in questione inoltre rappresenta la parte inferiore di una tipica figura di vendita presente sul grafico del Lingotto e nota come cuneo rialzista. La linea di tendenza superiore con cui è stata costruita la figura è stata ottenuta unendo i minimi del 13 settembre e del 4 ottobre. Bypassata al ribasso il 17 novembre, è stata pullbackata una prima volta il 5 dicembre e una seconda volta l’1 e il 2 febbraio. Partendo da questi presupposti, chi volesse implementare una strategia short sul titolo può posizionare i propri ordini di vendita a 4,675 euro. Con stop posizionato a 4,95 euro, ossia sopra i massimi dell’anno, il primo target è a 4,16 euro mentre il secondo è a 4,04 euro.
Riccardo Designori