Analisi operative Fiat, dopo la frenata scalda il motore del long

Fiat, dopo la frenata scalda il motore del long

16 Marzo 2011 09:33

Spinge sull’acceleratore nelle prime fasi di contrattazione Fiat. Per quanto riguarda le immatricolazioni europee di auto, a febbraio si sono attestate a 981.429 veicoli, in rialzo dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2010. A renderlo noto è stata l’associazione di settore Acea, evidenziando come da inizio anno le immatricolazioni sono state 2,023 milioni in calo dello 0,3%. Il Lingotto tuttavia non ha brillato, con un calo nello scorso mese che a livello di gruppo è stato del 16,9% su base annua a 75.705 veicoli. In contrazione anche la quota di mercato, attestatasi al 7,7% dal 7,6% di gennaio 2011 e dal 9,4% di febbraio 2010. Viene così confermata la debolezza del comparto data dalla fine degli incentivi alla rottamazione. Da un punto di vista grafico tuttavia l’impostazione di Fiat sembra improntata al rialzo dopo la recente correzione intrapresa dai massimi dello scorso 17 gennaio, giorno in cui il titolo toccò un top intraday a 8,18 euro. A sostenere questa visione vi sono diversi elementi tecnici: su tutti si segnala la vicinanza con il transito della trendline ascendente di medio periodo tracciata con i minimi crescenti del 5 luglio e del 25 agosto. La trend in questione transita al momento a 5,73 euro. Oltre ai supporti dinamici appena menzionati, le azioni del Lingotto possono beneficiare anche del sostegno offerto dalla presenza a 5,8486 euro del 50% di Fibonacci calcolato sul movimento ascendente intrapreso dai minimi di luglio 2010 a 3,7173 euro e culminato con i top di gennaio 2011. Evidenziando come la candela lasciata in eredità dalla seduta di ieri sia tipicamente di rimbalzo, con il titolo che dopo aver intrapreso con vigore la strada del ribasso è stato respinto con decisione dai minimi di giornata. Pur non avendo un livello univoco, non si può infine non segnalare la presenza di una ricca area di congestione che aveva caratterizzato i corsi tra il 16 novembre e il 6 dicembre: proprio la serie di top in prossimità di area 5,85 euro fornisce un ulteriore sostegno grafico. Partendo da questi presupposti, l’analisi suggerisce dunque di implementare una strategia long con acquisti compresi tra 5,85 e 5,90 euro. Se lo stop scatterebbe alla violazione di 5,60 euro, il primo target è individuato a 7,05 euro mentre il secondo punta ad un ritorno del titolo a 7,40 euro, valore scambiato per l’ultima volta lo scorso 8 febbraio.


Riccardo Designori