Analisi operative Ferrari a gran velocità dopo i conti e Hamilton in F1. Nuovo record storico

Ferrari a gran velocità dopo i conti e Hamilton in F1. Nuovo record storico

2 Febbraio 2024 14:22

A Piazza Affari, giornata storica per Ferrari che ha chiuso la seduta di ieri con un vigoroso rally di oltre il 9%, con il titolo che ha così aggiornato i suoi massimi storici. Vediamo i motivi che hanno alimentato gli acquisti sul titolo e i livelli da monitorare per le prossime settimane:

Ferrari vola su un nuovo record dopo i conti

Gli acquisti di ieri su Ferrari sono stati alimentati dagli ottimi conti trimestrali presentati proprio ieri, ma anche dalla notizia dell’arrivo a Maranello di Lewis Hamilton che correrà con la tuta rossa a partire dal 2025.

Il cavallino rampante festeggia un 2023 da record chiuso con un utile netto che per la prima volta ha superato 1 miliardo di euro (1.257 milioni di euro), attestandosi in aumento di circa il 34% rispetto a quanto pubblicato nel medesimo periodo dello scorso anno. Buona andamento anche per i ricavi che si sono attestati a 5,97 miliardi di euro, anch’essi in deciso aumento (+17%) rispetto al 2022, con il numero delle consegne che si sono attestate a 13.663, ben 442 Ferrari consegnate in più rispetto al 2022.

Come dicevamo però, l’atro importante market mover che nelle ultime ore ha contribuito a spingere il titolo al rialzo, sono state prima le voci e poi l’ufficialità del passaggio del sette volte campione del mondo di F1 Lewis Hamilton dalla Mercedes alla Ferrari. Da questo punto di vista, Hamilton correrà a partire dal 2025 insieme a Charles Leclerc nel team di Formula 1 della Ferrari, con lo spagnolo Carlos Sainz che lascerà il team per far spazio al pilota inglese.

Ferrari buca la resistenza a 346 €

Con il rally messo a segno nella seduta di ieri è migliorata ulteriormente la situazione grafica di Ferrari che ha aggiornato i suo massimi storici.

Nel dettaglio, in borsa il cavallino rampante ha compiuto ieri il breakout al rialzo (confermato da volumi in aumento) della resistenza dinamica data dalla media mobile a 50 giorni (linea blu sul grafico), rompendo contemporaneamente al rialzo anche altre aree di resistenza statica prima a 325 euro e poi quella a 346 euro, livello che coincide con i precedenti record, aggiornati a metà dicembre del 2023.

Andamento su time frame giornaliero di Ferrari. Fonte TradingView

Oggi il titolo, dopo un’avvio in gap up e all’insegna degli acquisti, ha invertito la tendenza di breve periodo con i prezzi che stanno tornando verso la chiusura di ieri a circa 353 euro ad azione.

Ecco che in caso di prese di beneficio su Ferrari dopo il vigoroso rialzo di ieri, sarà da monitorare nei prossimi giorni la tenuta dell‘area di supporto a quota 346 euro, ovvero i precedenti massimi storici. Al rialzo, invece, l’area di resistenza principale si trova nei pressi di 360 euro ad azione, livello peraltro raggiunto in intraday con l’avvio degli scambi di oggi.

Come vediamo dal grafico su time frame settimanale (qui sotto) possiamo apprezzare la cavalcata rialzista messa a segno da Ferrari nel corso degli ultimi anni, con il titolo che dai minimi del 2020 mostra un’ottima performance del +200%. Da questo punto di vista, il titolo dopo aver archiviato il 2023 con un rialzo di circa il 53%, ha avviato il 2024 con la stessa tendenza mostrano già un progresso da inizio anno superiore al 14%.

Situazione positiva anche dal punto dell’analisi algoritmica, con i prezzi che sono ancora distanti il 67% dalla principale media mobile a 200 settimane, con la posizione long anche dell’indicatore di direzione Parabolic Sar.

Andamento su time frame settimanale di Ferrari. Fonte TradingView

Analisti ottimisti sul titolo

Guardando al consensus su Bloomberg vediamo come la maggior parte degli analisti mantiene una view positiva sul titolo. Da questo punto di vista il 38% degli analisti (12) dice “buy” sul titolo, in 15 dicono di mantenere il titolo in portafoglio (“hold”), mentre solo in 4 analisti dicono “sell” su Ferrari.

Per quanto riguarda il prezzo obiettivo a 12 mesi, mediamente gli analisti che seguono il titolo lo hanno posizionato a quota 349 euro ad azione, il che implica un calo di circa un punto percentuale rispetto il prezzo attuale a Milano.