Erg, la debolezza dei margini da raffinazione compromette il quadro grafico
La debolezza dell’oro nero e ancor più la debolezza dei margini di raffinazione dell’area del Mediterraneo penalizzano i corsi azionari di Erg. Il gruppo della famiglia Garrone da ormai giugno 2009 continua a scambiare in trading range, con le quotazioni passate più volte tra i minimi in prossimità di 9 euro e i massimi di 10,80. Nella fattispecie nel periodo in questione si è venuto a creare un enorme triangolo che favorirà la volatilità una volta effettuata la violazione o della trendline superiore o di quella inferiore. La prima è stata disegnata con i massimi decrescenti dell’11 maggio 2009 a 11,762 euro e del 6 aprile 2010 a 10,83 euro, la seconda con i minimi crescenti del 18 marzo 2009 a 8,0565 euro e del 25 maggio 2010 a 9,11 euro. In questo scenario, con la consapevolezza che talvolta vengono generate delle false rotture, le indicazioni grafiche portano a considerare come ipotesi più probabile il cedimento della trendline inferiore e quindi un’imminente accelerazione ribassista. In questa direzione va la chiusura delle seduta di ieri, sotto la trend, e l’apertura odierna, nuovamente sotto i supporti della linea in questione. In base a queste considerazioni si prospetta un’implementazione di una strategia short sui titoli di Erg. In particolar modo la vendita di 9,54 euro, con stop a 9,85 euro, prevede come primo livello di uscita a 9,05 euro. Il cedimento dei 9 euro farebbe poi accelerare il ribasso fino a 8,15 euro, in corrispondenza con i minimi di marzo 2008.
Riccardo Designori