Analisi operative Eni, strappo al ribasso che mette in bilico il quadro grafico. Occhio alla rottura del PoC

Eni, strappo al ribasso che mette in bilico il quadro grafico. Occhio alla rottura del PoC

28 Ottobre 2024 15:50

Il titolo Eni si trova in una fase di debolezza relativa, evidenziata dal movimento discendente evidenziato dalla trendline ribassista (in viola) che collega i massimi decrescenti dallo scorso aprile. Questo trend ribassista suggerisce che, almeno per ora, le pressioni di vendita restano dominanti, mentre le medie mobili a 50 (in giallo) e 200 periodi (in arancione) si dispongono in posizioni che non indicano una direzionalità rialzista chiara, sia nel breve che nel medio termine. Oggi Eni cede oltre il 2% a Piazza Affari, con il titolo che ha anche rotto la trendline rialzista (in blu) avviata dai minimi di settembre.

Per quanto riguarda gli indicatori tecnici, l’RSI a 14 periodi si trova attualmente intorno a 47, in una zona neutrale che non fornisce segnali di ipercomprato o ipervenduto e che riflette piuttosto una fase di consolidamento. Tuttavia, un calo sotto il livello 40 potrebbe indicare un aumento della pressione ribassista. Anche il MACD risulta leggermente negativo, con un orientamento discendente che conferma le pressioni al ribasso senza segnali di un’imminente inversione.

Osservando il volume profile, emerge che l’area compresa tra i 13,9 e i 14,8 euro è caratterizzata da un’elevata attività di scambio. Questo suggerisce che si tratti di una zona di forte confronto tra acquirenti e venditori; quindi, un eventuale mantenimento sotto questa fascia di prezzo renderebbe più probabile una continuazione del ribasso. Il fatto che il Point of Control (PoC) si trovi a 14,10 euro (molto vicino al prezzo attuale di 14,08 euro) è un elemento significativo.

Il PoC rappresenta il livello di prezzo in cui si è concentrato il maggior volume di scambi per il periodo in esame, evidenziando una zona di forte interesse tra compratori e venditori. In pratica, questo livello agisce spesso come un importante punto di equilibrio, attorno al quale si sviluppa una “battaglia” tra chi spinge per il rialzo e chi per il ribasso. In questo caso specifico, con il prezzo attuale che si muove proprio vicino al PoC, ci troviamo in un’area di forte confluenza di volumi. Questo implica che la direzione del prossimo movimento potrebbe trovare in questo livello un punto di svolta. Oggi è avvenuta una rottura decisa al ribasso del livello di 14,10 euro potrebbe indicare un indebolimento della domanda proprio nella zona di prezzo più trafficata. In quest’ultimo caso, il PoC verrebbe “scavalcato” come punto di sostegno, segnalando che i venditori hanno prevalso in un’area di notevole interesse.

Nel breve termine, dunque, il quadro tecnico di Eni appare orientato negativamente. Al ribasso, il supporto principale più vicino si trova intorno ai 14 euro. Una rottura al ribasso di questo livello potrebbe innescare un ulteriore declino verso i successivi livelli di supporto a 13,70 e 13,48 euro, aumentando quindi il rischio di un peggioramento del quadro tecnico. Per aprire uno scenario rialzista, invece, sarebbe necessario un recupero sopra i 14,22 euro con buoni volumi di scambio, che potrebbe segnalare un possibile rimbalzo e un tentativo di attacco alla resistenza successiva di 14,40 euro, dove passa anche la trendline ribassista. Un superamento di questo livello rappresenterebbe un primo segnale di forza, che tuttavia avrebbe bisogno di conferme ulteriori con il passaggio sopra 14,62 euro.

Ultimo prezzo: 14,08 euro.

Supporti: 13,90; 13,70 e 13,48 euro.

Resistenze: 14,22; 14,39 e 14,62 euro.