Enel Green Power, l’allungo di venerdì ha generato un segnale di inversione di lungo termine
Inizio di ottava claudicante per Enel Green Power, con il titolo che sembra voler rifiatare dopo la brillante performance maturata venerdì scorso. Proprio l’allungo dell’ultima seduta della passata ottava ha permesso all’azione di generare un nuovo segnale d’acquisto dopo le numerose indicazioni emerse già nelle passate settimane. Il riferimento è alla chiusura delle contrattazioni di venerdì abbondantemente oltre l’1,3580 euro, area di transito delle resistenze dinamiche espresse dalla trendline discendente di lungo periodo tracciata con i massimi decrescenti del 12 aprile e del 13 giugno 2011. L’ultima volta che detta linea di tendenza fu testata fu in occasione dei top segnati a 1,67 euro lo scorso 3 gennaio. Da allora il titolo iniziò la discesa culminata con i minimi storici segnati a 1,019 euro il 25 luglio. A dare credito al segnale d’acquisto di lungo termine scattato con la chiusura di venerdì vi sono diversi elementi tecnici. Oltre al sostegno che l’avvenuto incrocio dal basso verso l’alto sul daily chart delle medie mobili di breve/medio e lungo periodo potranno dare, il riferimento specifico è alla presenza di un interessante doppio minimo completato lo scorso 16 agosto e ancora non completamente sfogato al rialzo. Avente come livello resistenziale statico 1,265 euro, la figura di analisi tecnica dalla valenza marcatamente rialzista era in costruzione dal 15 maggio e ha come low di riferimento i minimi toccati l’1 giugno e il 25 luglio in prossimità di 1,02 euro. Più nel breve periodo, il titolo verde dell’ex monopolista può inoltre beneficiare del sostegno tecnico offerto dalla trendline rialzista ottenuta con i minimi crescenti del 9 e del 24 agosto. Proprio quest’ultimo minimo, insieme a quello della seduta del 23 agosto, ha rappresentato il classico pull back delle vecchie resistenze statiche di area 1,265 euro. Il completamento del test del cambio di stato è un ulteriore fattore che sembra certificare le solide basi rialziste da cui il titolo potrebbe trarre giovamento nelle prossime settimane. Partendo da questi presupposti, chi volesse sfruttare eventuali debolezze di breve per implementare delle nuove strategie rialziste potrebbe valutare con interesse di posizionarsi in acquisto a 1,35 euro. Con stop a 1,295 euro, il primo target si avrebbe a 1,455 euro mentre il secondo sarebbe a 1,507 euro.
Riccardo Designori