Enel, in atto il pull back che indirizza verso lo short
Il disastro nucleare giapponese e il conseguente elevamento dei costi legati a maggiori standard di sicurezza richiesti a livello europeo per le centrali esistenti potrebbe essere il driver in grado di penalizzare i corsi azionari di Enel nelle prossime settimane. Un altro fattore di rischio può venire dall’incremento dei tassi di interesse da parte della Bce già nel mese di aprile: penalizzata da un forte indebitamento, l’ex monopolista potrebbe vedere crescere il deflusso di cassa necessario pagare gli interessi. Premiata a livello borsistico in questa prima parte di 2011 dagli importi destinati dal Governo spagnolo al rimborso del credito di Endesa, Enel ha tuttavia ora un quadro tecnico che ha subiton deciso deterioramento con la violazione al ribasso della trendline ascendente tracciata con i minimi crescenti del 21 gennaio e del 24 febbraio. La rottura di tale trend si inserisce peraltro in un contesto che ha visto le azioni del gruppo guidato dall’Ad Fulvio Conti essere respinte delle coriacee resistenze statiche di area 4,35 euro. Tale livello rappresenta una sorta di spartiacque per i corsi di medio/lungo periodo. A testimoniare quanto delicata sia la soglia basta pensare che le resistenze in questione sono state ricavate dalla numerosa serie di top lasciati in eredità dal settembre e novembre 2007. Non stupisce quindi che i titoli abbiano di recente disegnato a cavallo tra l’1 febbraio e l’11 marzo un doppio massimo avente come top proprio il livello di area 4,35 euro e come neck point 4,16 euro. Il rimbalzo in atto appare dunque come un classico pull back della trendline menzionata ad inizio analisi e anche il massimo intraday di ieri ha confermato tale indicazione. Partendo da tali presupposti è possibile entrare short con la vendita di 4,23 euro. Posizionando lo stop sopra i 4,42 euro, il primo target si avrebbe a 4 euro mentre il secondo coinciderebbe con i supporti statici di area 4,865 euro.
Riccardo Designori