Buzzi, la corsa adesso ha una solida costruzione grafica
Terza seduta consecutiva all’insegna del rialzo per Buzzi. Le azioni del gruppo piemontese continuano così a beneficiare dell’importantissimi segnali d’acquisto generati nel corso dell’ultimo periodo. Nello specifico i titoli lo scorso 13 gennaio hanno messo a segno una progressione determinante per le prospettive rialziste di medio termine di Buzzi. In quell’occasione le azioni hanno violato le resistenze statiche poste a 7,42 euro e hanno vinto la lotta con le coriacee resistenze dinamiche offerte dalla trendline ascendente di lungo periodo tracciata con i minimi del 6 marzo 2009 e del 31 agosto 2010. La linea di tendenza in questione è stata rotta al ribasso il 4 agosto del 2011 e da allora ha sempre ostacolato le velleità di riscossa del titolo. Dimostrazione ne sono i top del 27 ottobre, del 7 novembre ma anche del 4 gennaio 2012: in tutte queste occasioni, le azioni una volta toccate le resistenze in questione hanno visto il loro valore tornare a scendere. L’attuale fase ascendente del titolo trova altri elementi favorevoli ad un proseguimento della tendenza nel medio termine. La chiusura oltre le resistenze statiche poste a 7,42 euro ha infatti permesso al titolo di completare un doppio minimo, tipica figura di stampo long. Gli acquisti del 3 gennaio invece avevano consentito alle azioni di violare le resistenze dinamiche fornite dalla trendline discendente tracciata con i massimi del 14 novembre e del 7 dicembre. La rottura in questione, oltre ad avere delle naturali implicazioni rialziste, ha così consentito a Buzzi di uscire dal triangolo all’interno del quale oscillavano le quotazioni da novembre. La figura in questione è stata costruita nella parte inferiore con la linea di tendenza rialzista disegnata con i minimi del 25 novembre e del 19 dicembre. In base agli elementi riportati nell’analisi, eventuali ingressi long sulla debolezza a 7,70 euro avrebbero primo target a 8,45 euro e secondo a 9,35 euro. Lo stop invece scatterebbe in caso di ritorno sotto i 6,80 euro.
Riccardo Designori