Analisi operative Buzzi, il long è rischioso ma può promettere buoni frutti

Buzzi, il long è rischioso ma può promettere buoni frutti

4 Aprile 2011 11:38

Inizio di settimana caratterizzato dal segno meno per Buzzi Unicem dopo i dati 2010 pubblicati venerdì scorso. I gruppo alessandrino ha archiviato i 12 mesi chiusi lo scorso 31 dicembre con una perdita netta di 41,4 milioni di euro, da un utile di 171,4 milioni registrato nel 2009. Il fatturato è stato di 2,648 miliardi, in calo dello 0,9%, mentre il Mol è sceso del 28,6% a 387 milioni. I dati non sorprendono in negativo gli analisti, tuttavia gli investitori si interrogano sulle prospettive dell’esercizio in corso: le previsioni della società parlano infatti di un 2011 in linea con i risultati 2011. Anche a livello grafico è possibile vedere come vi sia in atto una battaglia tra chi si aspetta invece un miglioramento reddituale dopo un biennio particolarmente difficile ed insidioso per il comparto e tra chi invece ritiene che Buzzi non abbia terminato la sua fase ribassista e stia in tal senso completando una fase distributiva. Quello che salta all’occhio tuttavia è che le azioni si sono portate con il minimo intraday di oggi esattamente in prossimità con il supporto dinamico offerto dalla trendline ascendente tracciata con i minimi del 30 novembre e del 10 gennaio. La tenuta del livello appena menzionato è di cruciale importanza per le sorti di medio periodo del titolo: una ripartenza infatti si inserirebbe nel contesto rialzista generato dall’accelerazione dello scorso 19 gennaio oltre le resistenze statiche di 8,93 euro, allungo che aveva fatto sì che si completasse una tipica figura di inversione del trend ribassista precedente quale il testa e spalle rialzista. Altro elemento che fa ben sperare per una prossima ripartenza long è la constatazione della violazione della trendline discendente di lungo periodo ottenuta con i top del 19 ottobre 2009 e del 26 aprile 2010. I minimi del 24 febbraio e del 17 marzo in tal senso possono essere considerati dei pull back di detta trend. La strategia long proposta, pur partendo dal presupposto che la fase di congestione che sta caratterizzando i corsi azionari di Buzzi dal 9 febbraio potrebbe svolgere al rosso in caso di chiusure sotto 9,54 euro con il completamento di un triplo massimo, è volta proprio a trarre beneficio delle due indicazioni rialziste di medio/lungo periodo menzionate sopra: ossia il testa e spalle rialzista completato ad inizio anno e la fuoriuscita dalla trendline discendente seguente. In base alle considerazioni dell’analisi è dunque possibile entrare in acquisto a 9,90 euro. Con stop che scatterebbe a 9,47 euro, il primo target dell’operatività è a 10,78 euro mentre il secondo, che a quel punto prevede lo sfogo al rialzo della recente congestione, è a 12,15 euro.


Riccardo Designori