Azimut, pesanti implicazioni grafiche con il cedimento di 6,34 euro

Inizio di seduta decisamente penalizzante per Azimut che con il minimo intraday fatto segnare a 6,2850 euro sembra prepararsi ad una giornata di passione in Borsa. Le azioni del gruppo attivo nell’asset management sono in forte pressione infatti sui delicati e fondamentali supporti di 6,34 euro. Il cedimento, specie se confermato in chiusura di giornata, comprometterebbe il trend non solo di medio ma anche di medio e lungo periodo. Nel corso degli ultimi mesi i titoli hanno provato a resistere alle indicazioni negative giunte con il cedimento degli 8 euro avvenuto lo scorso 4 maggio. Da allora, dopo aver segnato un minimo di periodo proprio a 6,36 euro, Azimut ha lateralizzato tra i supporti di 6,36 euro e le nuove resistenze di 8 euro. La parte bassa del trading range è stata testata ripetutamente e ogni volta il titolo ha poi trovato la forza per rimbalzare. Il cedimento dei supporti spiega meglio l’importanza della rottura in atto: coloro che negli ultimi mesi hanno intrapreso una strategia rialzista si dovrebbero inevitabilmente stoppare avendo avuto indicazioni chiaramente contrarie alla loro posizione, gli shortisti invece intraprenderebbero una nuova ondata di vendite. Evidenziando che le medie mobili a 14,55 e 200 periodi sono tutte incrociate negativamente e che gli ultimi possibili supporti mobili rappresentati dalla trendline ribassista disegnata con i massimi decrescenti del 12 aprile e del 2 agosto hanno ceduto ieri, è dunque possibile intraprendere una strategia ribassista a 6,34 euro. Con stop a 6,78 euro, il primo target veloce è individuato a 5,70 euro mentre il secondo è più ambizioso a 5,10 euro.
Riccardo Designori