Azimut, generato un nuovo segnale sell di medio periodo
Le continue tensioni di questi giorni sul comparto finanziario hanno avuto un brusco contraccolpo sulle quotazioni di Azimut: le azioni del gruppo guidata da Pietro Giuliani hanno infatti intrapreso lo scorso 2 maggio la strada del ribasso. Il movimento partito dai top a 8,53 euro ha compromesso sensibilmente l’impostazione tecnica. Dapprima hanno ceduto i supporti dinamici offerti dalla trendline ascendente tracciata con i minimi crescenti del 7 dicembre 2010 e del 17 marzo 2011, successivamente si è verificata la fondamentale rottura della trendline ascendente di lungo periodo ottenuta unendo i low del 10 marzo 2009 e del 24 maggio 2011. La violazione del 6 giugno scorso ha ripercussioni di lungo periodo. La debolezza è emersa in modo palese proprio quest’oggi: i delicati supporti statici posti a 6 euro, minimi del 30 novembre e dell’1 e 2 dicembre 2010, aprono spazi per nuovi decisi allunghi short. Chi volesse sfruttare tali indicazioni può dunque posizionarsi in vendita a 6,05 euro. Con stop che scatterebbe solo con rimbalzi oltre le resistenze di area 6,40 euro, il primo target intermedio è a 5,60 euro mentre il secondo è a 4,735 euro.
Riccardo Designori