Autogrill, la sosta odierna potrebbe ricaricare le batterie del long
Viaggia sulla sostanziale parità rispetto ai valori di chiusura di venerdì Autogrill, in linea con l’impostazione generale di Piazza Affari. A differenza di numerosi titoli, le prospettive borsistiche del gruppo della ristorazione della famiglia Benetton appaiono tuttavia moderatamente positive. In quest’ottica va evidenziato infatti come a cavallo tra il 30 dicembre e il 2 gennaio l’azione abbia trovato la forza per oltrepassare le resistenze dinamiche espresse dalla trendline discendente tracciata con i massimi decrescenti dell’8 novembre e del 7 dicembre. La violazione, di stampo tipicamente rialzista, è stata avvalorata dal seguente comportamento in Borsa del titolo. Il 5 gennaio le azioni hanno accusato una pesante flessioni in scia alla generale intonazione del Ftse Mib. Tuttavia i compratori hanno iniziato a ricomprare il titolo esattamente in prossimità del pull back tecnico della trendline discendente menzionata sopra, evento che ha favorito il balzo del 6 gennaio scorso. L’accelerazione rialzista di fine 2011 è inoltre particolarmente significativa in quanto viene dopo il nuovo test degli strategici supporti statici posti in area 7,15 euro avvenuto in prima battuta lo scorso 25 novembre e successivamente il 14 dicembre. La violazione della trendline potrebbe infatti spingere il titolo a fuoriuscire dal trading range all’interno del quale le azioni scambiano dallo scorso 16 novembre. In tal senso fondamentale è oltrepassare le resistenze statiche poste a 7,92 euro. In questo caso inoltre il movimento ascendente verrebbe avvalorato dal completamento di un testa e spalle rovesciato, tipica figura di analisi tecnica rialzista. Annotando infine l’avvenuto incrocio positivo della media mobile a 14 periodi, l’implementazione di una strategia long a 7,53 euro avrebbe come target immediato un nuovo test delle resistenze di area 7,90 euro anche se gli obiettivi grafici di più ampio respiro andrebbero collocati dapprima a 8,25 euro e successivamente a 8,85 euro. Lo stop invece scatterebbe al cedimento dei 7,10 euro.
Riccardo Designori