AUD/USD in un trend rialzista solido, segnali di possibili correzioni in vista?
Il recente rialzo del dollaro australiano (AUD) è stato influenzato da una serie di fattori economici e geopolitici. Dal punto di vista dell’analisi tecnica, la tendenza cambio rispetto al dollaro Usa (USD) rimane rialzista, ma vi sono segnali di un possibile rallentamento o correzione nel breve termine.
I fattori che rafforzano il dollaro australiano
Uno dei principali driver è stato l’aspettativa che la Reserve Bank of Australia (RBA) mantenga una politica monetaria relativamente restrittiva, con il tasso di riferimento fissato al 4,35%. Questo rende il dollaro australiano più attraente rispetto ad altre valute, poiché gli investitori cercano rendimenti più alti. In parallelo, la Federal Reserve statunitense ha iniziato a segnalare la possibilità di tagli ai tassi d’interesse nel 2024, indebolendo il dollaro statunitense e favorendo un rialzo dell’AUD.
Un altro fattore chiave è la ripresa dei prezzi delle materie prime, in particolare il ferro e altre risorse naturali, di cui l’Australia è uno dei maggiori esportatori mondiali. L’aumento della domanda globale per queste risorse ha supportato l’economia australiana, fornendo un ulteriore impulso al valore dell’AUD.
Infine, anche la stabilizzazione dell’economia cinese, che è uno dei principali partner commerciali dell’Australia, ha avuto un impatto positivo sull’AUD. Nonostante le preoccupazioni per la crescita globale, la Cina ha mostrato segnali di recupero, favorendo una maggiore domanda di esportazioni australiane.
Il punto tecnico su AUD/USD
Il grafico del cambio dollaro australiano/dollaro Usa (AUD/USD) evidenzia un recente movimento rialzista significativo avviato dai minimi di agosto, con un breakout di area 0,68 avvenuto alla fine di settembre. Questo andamento, come si può vedere dalla trendline rialzista (in blu) ha portato l’AUD a rafforzarsi rispetto al dollaro statunitense, ma attualmente il livello di resistenza poco sotto 0,69 (massimo da febbraio 2023) sta limitando ulteriori progressi.
Gli indicatori algoritmici confermano che il trend attuale è ancora positivo, ma potrebbero esserci segnali di una pausa. L’RSI a 14 periodi, che attualmente si trova a 62, indica una moderata situazione di ipercomprato: sebbene non abbia ancora superato il livello critico di 70, si sta avvicinando a una zona che potrebbe suggerire un eccesso di forza rialzista. Anche il MACD mostra un segnale positivo con una divergenza rialzista, a conferma che il momentum positivo è ancora presente, ma potrebbe iniziare a rallentare.
Le medie mobili a 50 e 200 periodi forniscono ulteriori conferme tecniche. La media mobile a 50 periodi (in giallo) si trova appena sotto il prezzo attuale, fungendo da buon supporto dinamico nel breve termine. La media mobile a 200 periodi (in arancione) è più distante e indica che la tendenza rialzista si è consolidata nei mesi precedenti. Il volume degli scambi ha visto un aumento nelle recenti sessioni rialziste, ma con la flessione odierna si è osservata una riduzione dei volumi, suggerendo un possibile rallentamento del momentum rialzista.
Per quanto riguarda le previsioni, se il cross valutario riuscirà a superare la resistenza a 0,689, potrebbe estendersi verso 0,694, un livello significativo per il 2024. Tuttavia, se il cambio dovesse correggere, potrebbe ritornare verso il supporto a 0,682. In caso di rottura di questo livello, l’AUD/USD potrebbe ulteriormente scendere verso 0,676. Questi livelli rappresentano delle barriere importanti che potrebbero determinare la direzione futura del cambio.
Ultimo valore: 0,688.
Supporti: 0,682; 0,676; 0,669.
Resistenze: 0,689; 0,694; 0,698.