Atlantia: alle prese con trend line ribassista e media mobile
Segnali positivi dal punto di vista grafico per Atlantia che cerca di riprendersi dal brutto colpo a seguito del crollo del Ponte Morandi di Genova avvenuto lo scorso 14 agosto. Evento che ha provocato un forte gap down di oltre il 20%, facendo sprofondare il titolo sotto i 17 euro, ai minimi di autunno 2014.
I corsi sono poi entrati in una fase laterale che è durata circa 5 mesi e terminata alla fine dello scorso anno. Da inizio 2019 il titolo ha intrapreso un recupero fino a superare in un primo momento la resistenza statica a 20 euro e successivamente anche il ritracciamento di Fibonacci del 38,2% a 20,7 euro (di tutto l’up trend avviato a marzo 2009).
Atlantia ora è chiamata a confrontarsi con una resistenza chiave. Infatti, poco sopra i 21 euro troviamo la media mobile a 200 periodi e la trend line ribassista descritta dai massimi di maggio e agosto 2018. La rottura di tale livello dinamico porterebbe il titolo verso i 23 euro, il successivo livello statico fondamentale. In caso di debolezza e ritorno sotto i 20 euro, i primi supporti si collocano a 18,26 e 16,17 euro.
Da notare che, RSI sui massimi di gennaio è andato in fortissimo ipercomprato a segnalare la forza dei compratori. Ora è probabile che, vista la resistenza importante con cui si sta confrontando Atlantia, ci possa essere una fase di assestamento dei prezzi, anche con una correzione prima di tentare nuovamente il superamento della suddetta trend line ribassista.