Apple di nuovo sui minimi da ottobre 2023. I livelli chiave da monitorare
Apple si è trovata più volte in difficoltà in questa prima parte del 2024. La società di Cupertino, già alle prese con grattacapi strettamente legati al business, ha dovuto anche fare i conti con una serie di vicende legali che stanno contribuendo a frenare il titolo. L’ultima in ordine di tempo è la causa intentata dagli Stati Uniti contro il monopolio degli iPhone.
Dal punto di vista grafico, come si può notare dalla trendline discendente di breve periodo (linea azzurra), il titolo si trova in una fase ribassista dal 24 gennaio di quest’anno che è culminata il il 7 marzo sul minimo relativo a 168,5 dollari, un livello di prezzo che non si vedeva da ottobre 2023. Da qui è stato avviato un tentativo di rimbalzo che però si è fermato di fronte al test della resistenza statica a 178,7 dollari il 20 marzo scorso. La seduta successiva, caratterizzata da una candela short day ad alta volatilità, ha fatto scattare un’ondata di incertezza sul titolo fino a toccare il 2 aprile un nuovo minimo annuo a 168,2 dollari.
La fase ribassista del titolo è accompagnata anche dalla figura grafica chiamata “death cross”, che si è manifestata il 13 marzo 2024. Il “death cross” (in italiano incrocio della morte) avviene quando la media mobile a 50 giorni (linea gialla) incrocia verso il basso la media mobile a 200 periodi (linea arancione). In questo caso normalmente si può considerare il segnale come un movimento bearish, cioè ribassista.
In tale scenario, nel caso proseguisse la fase ribassista con eventuale break del supporto a 168,2 dollari, i venditori potrebbero riportare Apple verso 165,6 dollari, sui minimi di ottobre dello scorso anno. Al rialzo, invece, il superamento della resistenza a 172 dollari potrebbe aprire la strada al titolo verso i successivi target a 175,1 e 178,7 dollari.
Ultimo prezzo: 169,65 dollari.
Supporti: 168,22; 165,67 dollari.
Resistenze: 171,96; 175,10; 178,72 dollari.