Analisi tecnica su Intesa Sanpaolo e Poste Italiane
Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo ha un’impostazione grafica rialzista anche se le quotazioni sono ancora distanti dai massimi pre-covid a 2,62 euro. Dopo la fase di debolezza dei finanziari duramente colpiti a luglio dai timori per la crescita, il tiolo ha avviato un forte rimbalzo tornando oltre quota 2,4 euro, livello che ultimamente sta ostacolando il rialzo dei corsi. L’ultimo test fallito ha infatti portato debolezza su Intesa che ha quasi sfiorato il supporto a 2,32 euro, dove nei pressi passa la trend line rialzista partita dal minimo di ottobre 2020 e confermata poi a luglio di quest’anno. La rottura di tale area di prezzo potrebbe generare discese verso 2,22 euro, dove transita la media mobile 200 periodi. Al rialzo, invece, si dovrà attendere almeno il superamento di 2,41 euro e della trend line ribassista costruita sui massimi di giugno e agosto per avere un primo accenno di recupero con target area 2,5 euro.
Poste Italiane
Poste Italiane presenta un quadro grafico positivo anche se da circa due mesi il titolo sta attraversando una sorta di fase laterale in attesa di particolari spunti operativi. In particolare, l’ultimo tentativo di superare la resistenza a 11,63 euro è stato vanificato con la seduta del 7 settembre che ha generato debolezza sul titolo. Al ribasso, la rottura di 11,20 euro, dove passa anche la trend line rialzista avviata a ottobre 2020 e confermata a gennaio di quest’anno potrebbe dare il via a una breve fase di correzione con primo target 10,8 e poi la media mobile 200 periodi a 10,4 euro. Al rialzo, invece, servirà il break della trend line ribassista costruita sui massimi di giugno e agosto e del livello statico a 11,63 euro per tentare un nuovo assalto ai massimi storici in area 12 euro.